Introduzione. La malaria è oggi la più comune malattia
d’importazione nel nostro Paese: 7.138 casi sono stati notificati
al Ministero della Salute nel periodo 1995-2002 prevalentemente
causati da Plasmodium falciparum seguito da P.
vivax, P. ovale e P. malariae. In questo studio riportiamo la
prevalenza dei casi di malaria d’importazione a Parma nel
periodo 2002-2006.
Metodi. Trecentosessantatre campioni di sangue di pazienti
con sospetta malaria (188 maschi, 175 femmine, 224 stranieri
e 139 italiani), provenienti soprattutto dall’Africa, sono
stati sottoposti ad osservazione microscopica previa colorazione
con arancio di acridina e Giemsa e alla ricerca degli
antigeni di plasmodi. Il DNA estratto da ciascun campione è
stato saggiato con metodi molecolari (nested e/o Real-time
PCR specie-specifica) aventi come bersaglio il gene 18SDNA
dei plasmodi.
Risultati. L’esame microscopico ha svelato 91 casi (21%) di
infezione da plasmodi: 76 P. falciparum (83.5%), 6 P. vivax
(6.6%), 6 P. ovale (6.6%) e 3 Plasmodium spp. (3.3%).
I metodi molecolari ne hanno invece rivelati 97 (26,7%): 77
P. falciparum (79.3%), 5 P. vivax (5.1%), 10 P. ovale
(10.3%), 2 P. malariae (2%), 1 P. falciparum + P. ovale (1%),
1 P. falciparum+P. malariae (1%), 1 P. falciparum + P.ovale+ P. malariae (1%).
Conclusioni. I nostri risultati dimostrano che nel nostro territorio
la malaria è una malattia d’importazione con rilevante
impatto epidemiologico e che P. falciparum è la specie più
frequentemente riscontrata (79.3%-83.5%), in accordo con i
dati nazionali ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità.
I metodi molecolari hanno evidenziato una maggiore prevalenza
dei casi d’infezione da plasmodi (26,7%), sottostimata
dalle indagini microscopiche (21%) verosimilmente a causa
della loro minore sensibilità. Inoltre, ci hanno consentito di
ottenere dati più precisi, svelando un numero maggiore di
infezioni diverse da P. falciparum: in particolare casi d’infezione
da P. ovale e P. malariae e, soprattutto, casi di infezioni
miste altrimenti non evidenziati