THE VALUE OF EVIDENCE-BASED GUIDELINES IN BRIDGING THE GAP BETWEEN RESEARCH AND PRACTICE: FROM THE DEVELOPMENT OF GRADE RECOMMENDATIONS TO THE EVALUATION OF THEIR IMPLEMENTABILITY A project of knowledge translation in the Verona Department of Mental Health

Abstract

Titolo Il valore delle linee guida basate sulle evidenze nel superare il gap tra ricerca e pratica: dallo sviluppo di raccomandazioni GRADE alla valutazione della loro implementabilit\ue0. Un progetto di traduzione delle conoscenze all\u2019interno del Dipartimento di Salute Mentale di Verona Background Le evidenze provenienti dalla ricerca non possono da sole determinare le strategie cliniche, ma quando vengono integrate con i bisogni del paziente e le sue preferenze costituiscono un contributo fondamentale per prendere decisioni riguardo la gestione del trattamento ed il miglioramento della qualit\ue0 delle cure fornite. Questo \ue8 in linea con i principi della medicina basata su evidenze. Tuttavia l\u2019accesso e l\u2019utilizzo dei dati provenienti dalla ricerca non \ue8 sempre immediato per la maggior parte dei clinici, e questo pu\uf2 determinare un fallimento nel processo della traduzione dei risultati di ricerca nella pratica clinica; questo \ue8 stato descritto come un gap tra ricerca e pratica, e pu\uf2 avere conseguenze negative per i pazienti, che potrebbero non beneficiare delle pi\uf9 recenti conoscenze mediche. Un valido metodo per colmare questa distanza \ue8 lo sviluppo di linee guida basate su evidenze. Uno degli approcci pi\uf9 utilizzati per aggregare, sintetizzare e valutare la qualit\ue0 delle evidenze provenienti da revisioni sistematiche \ue8 il metodo GRADE (Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation). Obiettivi I) Sviluppare linee guida basate sulle evidenze che possano costituire un ponte tra risultati della ricerca e la pratica clinica; II) Costruire una metodologia condivisa per la scelta e la gestione dei trattamenti farmacologici nel contesto del Dipartimento di Salute Mentale di Verona (DISM); III) Valutare l\u2019impatto delle linee guida sulla pratica clinica. Metodi \uc8 stato composto un gruppo di lavoro (GDG) formato da psichiatri appartenenti ai quattro servizi del DISM. Il GDG ha prodotto le raccomandazioni con il supporto metodologico e scientifico della Unit\ue0 di Psicofarmacologia Clinica dell\u2019Universit\ue0 di Verona (segreteria scientifica). Dopo aver identificato le situazioni cliniche complesse, in cui fosse avvertito dai clinici il bisogno di linee guida per l\u2019utilizzo dei farmaci, il GDG ha effettuato una revisione della letteratura per ciascun argomento, e la segreteria scientifica ha riassunto le evidenze utilizzando la metodologia GRADE per la produzione di linee guida basate su evidenze di efficacia. Per ogni argomento sono stati inoltre considerati valori, preferenze ed aspetti di fattibilit\ue0 legati al contesto. Le raccomandazioni cos\uec preparate sono state presentate e discusse in due sessioni plenarie con tutto lo staff medico del DISM per raggiungere un consenso ed un accordo sulla versione finale. Successivamente le raccomandazioni sono state distribuite a tutti i clinici del DISM, con la richiesta di tenerne in considerazione i contenuti nella loro pratica clinica di routine. Infine sono stati identificati alcuni indicatori per monitorare il grado di coerenza tra i contenuti delle linee guida e le reali pratiche prescrittive. Risultati Sono state formulate raccomandazioni su 12 argomenti. I risultati della fase di valutazione hanno mostrato che dopo la disseminazione delle linee guida, per alcune di esse l\u2019uso dei farmaci nel DISM segue dei trend che sono coerenti con il contenuto delle stesse, mentre per altre questo non si verifica. Conclusioni Questo progetto di produzione di linee guida include molti aspetti peculiari, tra cui un approccio bottom-up; ci\uf2 significa che i medici sono stati coinvolti fin dalle prime fasi dello sviluppo delle linee guida, a partire dalla scelta degli argomenti sui quali formulare le raccomandazioni. Il progetto \ue8 stato strutturato e condotto con criteri metodologici rigorosi, dalle fasi di scelta degli argomenti e produzione delle raccomandazioni fino alla loro disseminazione e valutazione.Title The value of evidence-based guidelines in bridging the gap between research and practice: from the development of GRADE recommendations to the evaluation of their implementability. A project of knowledge translation in the Verona Department of Mental Health. Background Research evidence alone cannot determine clinical strategies, but when integrated with patients\u2019 clinical needs and wishes, it provides a fundamental input for producing meaningful decisions about treatment management and quality improvement. This is in line with the principles of evidence-based medicine. However, access and use of research findings may not be straightforward for most doctors, and this may determine a failure in the process of translating research findings into practice. This failure has often been described as a gap between evidence and practice, with negative consequences for patients who may not benefit optimally from advances in healthcare. In order to fill this gap, the development of evidence-based treatment guidelines has been suggested as a valuable link between primary research and daily clinical practice. One of the best developed approaches for aggregating, synthesizing and grading the quality of evidence extracted from systematic reviews is the Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation (GRADE) methodology. Objectives I) To develop a set of evidence-based guidelines which may bring research findings into clinical practice; II) To build up a shared strong methodology for choosing and managing pharmacological treatments in the context of the Verona Department of Mental Health; III) To assess guideline impact on clinical practice. Methods A Guideline Development Group (GDG), including representatives of the four Mental Health Services of the Verona Department of Mental Health (DMH), was created. The GDG developed recommendations supported by the Unit of Clinical Psychopharmacology of the University of Verona. After identification of the most problematic clinical situations where recommendations in the field of psychotropic drugs were thought to be needed, the GDG reviewed all available evidence for each topic, and the Scientific Committee summarized the evidence base using the GRADE methodology for the production of recommendations sustained by evidence of efficacy. For each question, values, preferences, and feasibility considerations relating to the local context were also taken into account. Draft recommendations were presented and discussed in two plenary sessions with all medical staff of the DMH in order to reach a consensus and a formal agreement. After that, recommendations were distributed to all clinicians of the DMH, with the request of taking them into consideration in their routine clinical practice. As final step, some indicators were identified to monitor the degree of coherence between what the guidelines report and what is actually done. Results Recommendations were formulated on 12 topics. The results of the evaluation phase showed that after the dissemination of guidelines the use of medicines in the DMH follows a trend that is consistent with the content of their content for some recommendations, but not for others. Conclusions This project of guidelines development included several peculiar aspects, such as a bottom-up approach; this means that physicians were involved since the very initial steps of guideline production, starting from the choice of topics on which formulate recommendations. A methodologically sound procedure, from the phases of guidelines choice and production, to the one of their dissemination and evaluation, was conceptualized and structured. To our knowledge, not many examples of such a methodology are available in the literature

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