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Significato clinico della stiffness arteriosa nel Lupus Eritematoso Sistemico: studio prospettico in una coorte di pazienti seguiti presso un unico centro.

Abstract

Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è una malattia autoimmune sistemica, con un picco di incidenza fra i 15 e i 40 anni e un rapporto femmine-maschi di 6-10:1. Il LES è associato ad un aumento della morbidità e della mortalità. Quest’ultima appare attribuibile particolarmente al verificarsi di eventi cardiovascolari (CV). Numerose evidenze in Letteratura hanno mostrato che la Aterosclerosi (ATS) si verifica più precocemente in corso di LES rispetto ai controlli ed evolve con velocità pari a circa il doppio rispetto a quella della popolazione generale, indipendentemente dai fattori di rischio (CV) tradizionali. La ATS comprende sia l’aterosi (degenerazione grassa), che la sclerosi (irrigidimento della parete arteriosa); quest’ultimo processo può essere definito come Stiffness Arteriosa (SA). Entrambe queste condizioni possono essere valutate tramite tecniche di imaging ecografico non invasive. La SA è valutata misurando la Pulse Wave Velocity (PWV) e l’Augmentation Index (AI). Studi longitudinali hanno dimostrato che PWV e AI, parametri di valutazione del danno CV subclinico, sono da considerare predittori affidabili del rischio di eventi CV futuri e di mortalità CV, indipendentemente dai fattori di rischio CV tradizionali. Studi clinici hanno mostrato come la PWV e l’AI siano aumentati in giovani donne con LES in assenza di eventi CV e di danno organico severo, rispetto a controlli sani della stessa età. Il presente studio si propone di approfondire il significato clinico della PWV e dell’AI in una coorte di donne affette da LES seguite presso la U.O. di Reumatologia della Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, indagando le eventuali associazioni con parametri specificamente correlati con la malattia di base. Sono state arruolate consecutivamente 31 donne con diagnosi di LES in base ai criteri dell’American College of Rheumatology (ACR). Attività e danno di malattia sono stati misurati rispettivamente con l’European Consensus Lupus Activity Measurement Index (ECLAM) e con il Systemic Lupus International Collaborating Clinics damage index (SLICC/DI). In tutte le pazienti partecipanti allo studio è stata indagata la presenza dei fattori di rischio CV tradizionali e sono stati valutati parametri specifici di attività e danno della malattia di base. In tutte le pazienti sono stati valutati i valori i PWV e AI mediante tonometria arteriosa (Sphygmocor, Atcor Medical). Le valutazioni statistiche sono state eseguite tramite analisi ANOVA, ANCOVA e tramite test non parametrici. L’analisi univariata ha mostrato una correlazione statisticamente significativa fra PWV ed età (r=0,52, p=0,0002), SLICC (r=0,43, p=0,01) e PAS (r=0,61, p=0,000008) e fra AI e età (r=0,57, p=0,00003), SLICC (r=0,59, p=0,0003), PAS (r=0,43, p=0,003) e dose totale di GC (r=0,40, p=0,03). Nella analisi multivariata le correlazioni che si sono mantenute significative sono state quella della PWV con la PAS (r2=0,58, p=0,002) e quelle dell’AI con la durata di malattia (r2=0,55, p=0,004) e SLICC (r2=0,55, p=0,04). Pertanto, da questa prima valutazione del significato clinico dei parametri della SA, emerge che l’AI potrebbe essere interpretabile come parametro di danno vascolare LES-specifico, valido anche in pazienti con malattia di lunga durata, mentre la PWV appare maggiormente influenzabile da fattori di rischio tradizionali come l’età e la PAS. In conclusione, la semplice valutazione della PWV e dell’AI tramite la tonometria arteriosa, potrebbe diventare parte integrante della valutazione clinica dei pazienti con LES, allo scopo di definire il rischio CV individuale e di programmare eventuali strategie preventive e/o terapeutiche

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