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Smaltimento e recupero di materie prime da batterie al litio

Abstract

Ogni anno sul mercato Europeo sono immesse 800000 tonnellate di batterie, circa il 25% di queste sono batterie agli ioni di litio. Le caratteristiche delle batterie agli ioni di litio le hanno rese particolarmente adatte per apparecchiature portatili quali, ad esempio, dispositivi di comunicazione e informatici, riproduttori portatili, apparecchiature mediche, dispositivi industriali, applicazioni militari e qualsiasi altro prodotto che richiede una fonte energetica e di alta qualità. Grazie a queste caratteristiche e ad una sempre maggior diffusione di questi dispositivi la divulgazione sui mercati mondiali delle batterie al litio è in continua crescita. Batterie e accumulatori non pongono particolari problemi quando sono in fase di utilizzo o di stoccaggio ma hanno un periodo di vita medio di circa 3 anni;esiste dunque un problema ambientale legato al loro smaltimento. Le batterie al litio contengono infatti materiali tossici, infiammabili ed in parte volatili. I rischi connessi allo smaltimento delle batterie esauste sono dovuti alla diffusione nell’ambiente di tali materiali pericolosi, sia attraverso l’incenerimento,sia attraverso il deposito in discarica. Uno dei problemi per la produzione queste batterie è l’approvvigionamento di litio. Il litio è, infatti, disponibile in natura in quantità limitata e richiede processi di estrazione particolarmente complicati e costosi e il mercato è in mano a pochi produttori. Il recupero delle materie prime da batterie al litio, che verrà poi riutilizzato per la produzione di nuovo materiale catodico, risulta quindi molto vantaggioso sia da un punto di vista economico sia da quello ambientale

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