research

La Repubblica di Lucca tra Sei e Settecento. Dinamiche di potere e di territorio in uno stato di Antico Regime

Abstract

Politica annonaria, insolvenza contadina e conflittualità per lo sfruttamento delle risorse locali sono i tre temi attorno ai quali si articola questa ricostruzione storica dei rapporti tra città e contado nella repubblica lucchese di antico regime. Si tratta di tre temi che, nonostante possano essere affrontati in maniera del tutto autonoma e con esclusivo riferimento alle loro problematiche specifiche, se considerati nei rispettivi legami di complementarità rappresentano un punto di vista privilegiato per penetrare nei princìpi e nei meccanismi con cui l’aristocrazia urbana riesce a gestire l’amministrazione quotidiana di questo piccolo stato. Il metodo d’indagine di questo lavoro si rifà a una prospettiva “multiscalare” d’en haut e d’en bas, funzionale per analizzare gli strumenti di base (annona, fisco, credito e proprietà della terra) attraverso cui le istituzioni del governo centrale operano in ambito rurale e gli atteggiamenti con cui la popolazione locale reagisce alle sollecitazioni che ne derivano. In questo contesto il paternalismo politico e la “misura di polizia” costituiscono i due princìpi “governamentali” con cui Lucca riesce a penetrare nel proprio territorio rurale, a controllarne le varie dinamiche socio-economiche e a determinarne le caratteristiche fondamentali. L’amministrazione di questa repubblica si rivela dunque dinamica ed elastica perché dinamiche ed elastiche, continuamente in divenire e sottoposte a sollecitazioni quotidiane, sono le vicende che dal basso contribuiscono a costruire il territorio locale e le sue configurazioni giurisdizionali

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