research

Modellazione numerica di una porzione dell'acquifero della Piana orientale di Lucca: oscillazioni piezometriche recenti e scenari previsionali

Abstract

La presente Tesi vuole studiare le fluttuazioni della falda idrica della parte nord-orientale della Pianura di Lucca e ipotizzare possibili scenari sulla sua evoluzione, al fine di prevenire o porre soluzione ad eventuali problematiche future. Questo lavoro è stato svolto contestualmente alla Tesi della Dott.sa Del Sordo Alice dal titolo “Modellazione numerica di una porzione dell’acquifero della Pianura orientale di Lucca: implementazione, calibrazione e determinazione dei parametri sensibili del modello”, la quale ha descritto le metodologie di implementazione e calibrazione del modello numerico e determinato i parametri sensibili che influenzano maggiormente le oscillazioni della falda idrica nell’area di studio. La Piana di Lucca è da sempre molto sfruttata dal punto di vista idrico, in quanto è sede di un importante acquifero dal quale attingono numerosi pozzi ad uso idropotabile, industriale ed agricolo. L’emungimento spinto ha prodotto nel tempo fenomeni di subsidenza e localmente l’aperture di cavità nel terreno. Le principali fasi del lavoro posso essere così riassunte: - censimento di una serie di punti di misura, sia di acque superficiali che sotterranee; - raccolta di sondaggi stratigrafici, di parametri idraulici dell’acquifero e realizzazione dei modelli geologici ed idrogeologici concettuali; - esecuzione di 11 campagne piezometriche (dicembre 2007-ottobre 2008) su 97 punti d’acqua e realizzazione di carte piezometriche mensili; - acquisizione di dati termo-pluviometrici ed elaborazione di due grafici di correlazione tra piogge e variazioni piezometriche; - realizzazione di scenari previsionali. I principali risultati raggiunti possono essere così riassunti: - l’acquifero della Pianura di Lucca si sviluppa in un livello di ghiaie e sabbie con una lente di argille e sabbie argilloso-limose, al cui tetto sono presenti coperture costituite da limi sabbiosi, limi argillosi e argille con torbe, mentre al letto si trovano argille e argille-sabbiose del ciclo lacustre di Lucca-Montecarlo-Vinci; - le carte piezometriche hanno evidenziato la presenza di due minimi chiusi nell’area del Padule di Porcari e dell’abitato di Porcari. Il confronto con le carte piezometriche pregresse hanno evidenziato che dal 1975 al 2008 la superficie piezometrica si è abbassata di circa 3 e 6 m rispettivamente a nord e a sud dell’abitato di Paganico; - l’implementazione dei 5 scenari previsionali ha messo in evidenza che il quantitativo attuale dei prelievi difficilmente può essere sostenuto ancora per molto tempo

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