Effetto Leverage: correlazione tra volatilita´ e rendimenti nel mercato italiano dei futures

Abstract

Sommario Negli ultimi venti anni, da parte della comunitµa scientifica in generale, e dei fisici in particolare, e´ cresciuto notevolmente l'interesse per lo studio dei mercati finanziari, tanto che oggi si indica con il termine di "econofisica" quel settore della fisica dedicato agli studi di questo settore. La notevole quantita´ di dati registrati nei database di tutte le borse internazionali ha permesso ai fisici di osservare la dinamica dei mercati e, in principio di avanzare e testare le ipotesi che fanno da fondamenta per il sistema dinamico, e successivamente di proporre modelli in grado di riprodurre i comportamenti tipici. Anche lo spirito del lavoro di questa tesi e´ stato quello di osservare una particolare dinamica, stimare le grandezze coinvolte con un metodo molto recente e testare uno dei modelli avanzati in grado di riprodurre i comportamenti osservati. La dinamica in questione e´ l'evoluzione della correlazione tra i rendimenti di un prodotto finanziario e la varianza dei prezzi del medesimo prodotto; quest'ultima viene piu´ comunemente indicata con il termine volatilita´. L'osservazione empirica di questo fenomeno era gia´ nota fin dal 1976, ma uno studio sistematico e quantitativo su questo fenomeno, chiamato Effetto Leverage, si e´ avuto solo di recente. L'effetto leverage consiste nell'anticorrelazione tra i rendimenti passati e la volatilita´ futura di un determinato prodotto finanziario, cio´ significa che una dimunuzione (aumento) del prezzo "oggi" e´ causa di un aumento (diminuzione) della fluttuazione del prezzo "domani", ma non vale il viceversa, cioe´, il fenomeno non e´ invariante sotto inversione temporale. Le nostre osservazioni, e il loro confronto con la letteratura, hanno evidenziato che l'effetto decade con un tempo caratteristico che dipende non solo dal prodotto finanziario, ma anche dallo stesso mercato e dal periodo analizzato. La funzione di correlazione tra le due grandezze e´ stata stimata con un metodo diverso da quello usato negli altri lavori sull'argomento. Si tratta di un metodo basato sull'analisi dello sviluppo in serie di Fourier, particolarmente adatto per i dati ad alta frequenza come quelli che abbiamo utilizzato. I risultati ottenuti rappresentano una conferma della validitµa del modello a volatilita´ stocastica utilizzato, anche dopo aver analizzato, seppur in maniera esplorativa, la correlazione tra i rendimenti e le variazioni di volatilita´; argomento non ancora affrontato nella letteratura

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