Riassunto analitico:
Questo lavoro si propone di sviluppare il tema della pubblicità comparativa, analizzato limitatamente al territorio italiano anche se vi sono brevi cenni alle realtà degli altri Paesi europei e degli Stati Uniti.
Nonostante la natura della tesi sia prettamente giuridica e miri ad analizzare l’insieme delle norme relative a questo tipo di comunicazione, il primo capitolo è dedicato ad una visione di tipo aziendalistico. In questa parte si chiarisce infatti il ruolo di questa tipologia di pubblicità all’interno dell’impresa e si risponde alle domande su come, quando e perché deve essere utilizzata, e da chi.
Il secondo capitolo ha invece il suo focus sull’inquadramento giuridico ante-direttiva del fenomeno comparativo. Qui si descrive l’art.2598 c.c., che indica come la fattispecie analizzata fosse inserita tra le maglie della concorrenza sleale, e si racconta il percorso evolutivo di interpretazione di tale articolo da parte della dottrina. Ampio spazio viene poi indirizzato all’istituto di natura privatistica, ma di grande rilevanza per il settore, costituito dall’autodisciplina pubblicitaria.
La disciplina vigente, con i suoi sviluppi a partire dalla direttiva comunitaria 97/55 per arrivare sino ai giorni nostri, è invece trattata nel terzo capitolo. In tale ambito viene dedicata una parte anche alla descrizione delle aspettative e degli “umori” degli addetti ai lavori alle porte del d.lgs. 67/2000.
Il quarto capitolo si concentra sui casi giurisprudenziali nell’arco di tempo che intercorre tra l’entrata in vigore del suddetto decreto e la fine del 2007. All’analisi della casistica seguono possibili spunti di interesse ed indicazioni.
Il lavoro termina con le personali conclusioni dell’autore.
Analytical summary:
This paper wants to carry out a deepening on the comparative advertising. This topic is analysed making a restriction to the Italian reality, although the end of chapter two motions to foreign experiences.
In spite of the thesis’ juridical nature, chapter one is dedicated to a business view of this kind of instrument. This part explains comparative advertising’s role inside a firm and it answers to the questions on how, when and why it must be used, and by who.
Chapter two is focused on the subject’s juridical incorporation before the community directive. Here is a description of civil code’s art. 2598, which shows how the studied case was included in the unfair competition. Besides, there’s a comment on the evolution of the doctrine’s interpretation of this article, and there is also a large explanation of the important private institution of advertising autoregulation.
Chapter three deals with the laws in force, starting from the community directive 97/55 and following with all later changes. Here is also a description of insiders’ expectation and “humour” at the eve of d.lgs. 67/2000.
The fourth chapter is focused on jurisprudence’s cases from 2000 to 2007. After the cases’ analysis there are some author’s deductions and indications.
The paper ends with the author’s conclusion