research

La realtà dei senza fissa dimora a Lucca: percorsi innovativi di intervento sociale.

Abstract

Questo lavoro vuole evidenziare la condizione di coloro che usualmente rimangono “fuori”, le frange “insignificanti” e marginali rispetto alla vita del sistema sociale, persone ritenute socialmente improduttive ed emarginate: i senza fissa dimora. L’essere senza dimora, ossia senza accesso ad una dimora adeguata, è probabilmente la più grave manifestazione dell’emarginazione sociale. Ciò che questo lavoro si propone è porre attenzione ad una realtà presente e tuttavia nascosta, andare più in profondità rispetto a questa situazione di emarginazione grave che uomini e donne del nostro tempo si trovano a vivere proprio accanto a noi. Il capitolo 1 introduce l’immagine del senza fissa dimora, ripercorrendo gli stereotipi che nel corso della storia si sono costruiti. Verranno in seguito tracciate le caratteristiche ricorrenti, quegli aspetti che ritroviamo prevalentemente nei senza fissa dimora oggi, evidenziando come una persona che vive tale condizione sia un soggetto in stato di povertà materiale ed immateriale, portatore di un disagio complesso, dinamico e multiforme. Ponendo quindi l’accento sul fatto che la presenza delle persone senza dimora costituisce la punta maggiormente visibile e toccante della povertà, analizzeremo le dimensioni della povertà, andando ad evidenziare il fatto che è nell’ambito della povertà estrema che possono collocarsi le persone che vivono nella strada, una povertà non soltanto più intensa delle altre, ma una povertà diversa perché correlata all’esclusione sociale e al disagio psico-sociale. Il capitolo 2 descrive alcuni elementi che sono in genere presenti nelle storie di vita degli homeless, elementi che vogliono essere gli aspetti tematici della nostra indagine: i “punti di rottura”, ossia quegli eventi che rivestono un ruolo decisivo nella dinamica dello scivolamento della persona nel processo di emarginazione; l’aspetto relazionale, quindi l’ambito degli affetti e delle reti di supporto; la dimensione lavorativa e la percezione di sé nelle biografie dell’abbandono. Il capitolo 3 intende costruire una sorta di mappa dei servizi che si rivolgono ai soggetti che vivono nell’emarginazione grave, con particolare riguardo ai Centri d’Ascolto, agli asili notturni, ai centri d’accoglienza e alle mense presenti nella realtà lucchese. Nel capitolo 4 sono riportate le storie di vita raccolte ascoltando alcune persone senza fissa dimora che vivono attualmente a Lucca. Il capitolo 5 tratta alcune considerazioni finali in merito ai racconti e alle biografie che sono state esposte nel capitolo precedente

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