Questa tesi intende evidenziare l'esistenza di un differenziale salariale di genere nel mercato del lavoro europeo ed intende mostrare quali siano i fenomeni del mercato del lavoro che lo determinano.
Si indaga il fatto che pur a parità di produttività le donne siano sistematicamente meno retribuite degli uomini.
Si indagano i fattori collegati alla produttività quali quelli strettamente riferibili al capitale umano come istruzione ed esperienza e altri fattori quali la segregazione occupazionale, settoriale e per tipologia di contratti e la struttura del salario a livello nazionale, facendo riferimento al caso dell'Italia.
Si ricava infine che in Italia come in Europa, il differenziale salariale derivi da una struttura salariale decentrata che allarga il ventaglio retributivo e soprattutto derivi da pratiche del mercato del lavoro che destinano alle donne, segregate in occupazioni, settori e tipologie di contratti tradizionalmente “femminili”, i salari più bassi