thesis

Lesioni podali in un allevamento di Frisone Italiane nel senese.Monitoraggio e riflessi sulla produttività.

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è stato di identificare l’incidenza delle lesioni podali all’interno di un allevamento di bovine di razza Frisona Italiana ubicato nel senese e di evidenziarne le conseguenze sulla produttività attraverso un approccio prettamente zootecnico. E’ stato rilevato che l’incidenza delle zoppie ammonta 19,6% con principale interessamento gli arti posteriori. Le bovine affette hanno un’età media di 4,7 anni e appartengono ad ordini di lattazione maggiormente produttivi (1°,2°,3°) probabilmente perché, essendo maggiormente redditizie per l’allevatore, sono sottoposte ad una spinta produttiva tale da indurre nei soggetti uno stato di stress con conseguente depressione dello stato immunitario. La maggior parte delle zoppie, inoltre, è stata riscontrata nei soggetti presenti in zone con cuccette e con pavimentazione piena senza solchi costruita in calcestruzzo. Ciò può essere riconducibile alla forte abrasività del calcestruzzo e al fatto che la tipologia di pavimentazione sopramenzionata è sia causa di ristagno di liquami , e quindi scivolosità delle corsie con possibili traumatismi degli animali, sia causa di aumentata umidità della zona di calpestamento determinando un pabulum per la crescita batterica e successiva contaminazione dei piedi. Esiste una correlazione sia fra a i soggetti affetti contemporaneamente da lesioni podali e mastiti sia fra le zoppie e la stagione in cui insorgono. La maggior incidenza delle lesioni podali si è verificata in primavera e in inverno in conseguenza a cambiamenti sia della temperatura e umidità ambientale sia dell’alimentazione delle bovine. Inoltre il 66% dei casi clinici dopo il trattamento non hanno recidivato e hanno avuto un’incremento della produttività (10-13%) influenzando positivamente l’andamento della stalla

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