La scarsezza di risorse idriche nelle zone aride altipianiche del nord del Cile determina un arretramento nello sviluppo delle comunità residenti, prevalentemente di etnia Aymàra e dedite all’agricoltura e all’allevamento dei camelidi -lama e alpaca-. L’unica fonte di risorsa idrica è costituita dalle zone umide d’altura, o bofedales, attualmente sotto regime di tutela da parte dello stato cileno.
Per proporre un’alternativa di sviluppo sostenibile nell’area è necessario avanzare nella conoscenza degli agroecosistemi altipianici, attualmente poco studiati, considerando le interazioni tra la componente antropica e l’ecosistema bofedal, da sempre utilizzato per il pascolo estensivo dei camelidi., oltre che come fonte di risorsa idrica per l’agricoltura.
Nel presente studio è stata effettuata una caratterizzazione del agroecosistema del bofedal di Isluga, considerando acqua, suolo, vegetazione naturale e specie coltivate. Sono stati inoltre confrontati vari modelli per il calcolo dell’evapotraspirazione di riferimento, tra i quali è stato scelto il modello di Penman-Monteith che ha dato i risultati migliori per questo tipo di clima. Infine è stata elaborata un’ipotesi di ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse irrigue, in base a criteri di sostenibilità.
Lo studio ha evidenziato la necessità di una migliore conoscenza dell’ecologia del bofedal, al fine di valutare gli effetti di possibili aumenti nell’utilizzo della risorsa idrica