Le protesi d’anca non cementate sono maggiormente utilizzate nei soggetti più giovani, i quali hanno maggiori potenzialità di rimodellamento del tessuto osseo. Lo stelo di queste protesi viene forzato nella cavità midollare ossea preparata, assicurando così una stabilità primaria e, successivamente, una stabilità secondaria grazie alla crescita del tessuto osseo che circonda la protesi. La stabilità primaria dipende dalla definizione della protesi, dalle qualità meccaniche dell’osso, dalla presenza di gap fra osso e impianto, dal peso del paziente e dalla taglia della protesi stessa. Poiché risulta difficile considerare e misurare in vitro tutti questi parametri, è di particolare interesse l’impiego di un modello agli elementi finiti per simulare il comportamento dell’impianto con buona approssimazione. Lo scopo di questo studio è stabilire un protocollo da seguire per la generazione del modello agli elementi finiti (ricostruzione della geometria, mesh, contatto, condizioni al contorno e proprietà dei materiali) ed investigare il livello di stabilità primaria che può essere raggiunta con una particolare protesi d’anca non cementata. È stato definito un modello osso-protesi ed è stata effettuata una simulazione dell’impianto, sottoposto a condizioni di carico proprie della salita delle scale, che risulta essere l’attività più critica per la stabilità dell’impianto stesso