Modificazione del colore del legno invecchiato naturalmente all'aperto

Abstract

L\u2019esposizione del legno agli agenti atmosferici produce nel tempo modificazioni di diversa natura che portano al degrado del materiale, in relazione alla specie legnosa e all\u2019eventuale trattamento superficiale di protezione. Se il manufatto \ue8 all\u2019aperto, come nel caso dei serramenti esterni, l\u2019azione di degrado \ue8 pi\uf9 marcata e rapida. Il primo carattere del legno che si altera \ue8 il colore, aspetto di importanza estetica qualora il legno sia in vista nel manufatto. Nel presente lavoro, concentrato sulle variazioni colorimetriche, sono stati selezionate alcune specie legnose utilizzate comunemente in Italia per la costruzione di serramenti. Da queste sono state ricavate tre tavolette radiali, una delle quali \ue8 stata lasciata al naturale, una trattata con resine acriliche all\u2019acqua e una con vernici naturali I campioni sono stati collocati all\u2019interno del Campus di Agripolis (Legnaro, Padova) all\u2019aperto senza riparo, in posizione verticale su un supporto metallico, con esposizione nord-sud, a partire da gennaio 2014. Le osservazioni eseguite periodicamente hanno riguardato la modificazione del colore della superficie, la variazione di massa volumica, lo stato della superficie e del trattamento protettivo. La misura del colore \ue8 stata fatta con colorimetro, utilizzando il sistema colorimetrico CIE L*a*b* 1976. In generale, i parametri colorimetrici tendono a diminuire nel tempo, con differenze in base al tipo di trattamento o alla sua mancanza. In generale, le latifoglie mostrano un colore pi\uf9 stabile rispetto alle conifere. In tutte le specie esaminate le resine acriliche hanno avuto un\u2019efficacia maggiore nella riduzione del cambiamento di colore rispetto alle vernici naturali

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