Dalla propaganda culturale estera alla politica culturale estera

Abstract

L'adozione di una politica culturale estera risale alla prima guerra mondiale. Il suo scopo costituì in Germania oggetto di profonde discussioni. In primo piano ebbe a delinearsi una richiesta d'azione condotta sotto forma di propaganda culturale: in tali termini veniva intesa una forma di capitalismo profilato con altri mezzi, mirante alla ristabilizzazione della posizione egemonica della Germania. Essa venne propugnata dagli oppositori della repubblica di Weimar, fu oggetto quindi di ridimensionamento a parte dei politici democratici, awersari di una propaganda culturale tedesca condotta in forma aggressiva. Fino al 1933 essi furono pertanto fautori di una politica culturale estera contenuta. L'ascesa al potere di Hitler significò l'insuccesso di tali intenti. Solo dopo la seconda guerra mondiale la politica culturale è venuta a creare un elemento essenziale della politica estera tedesca.Schieder Wolfgang. Dalla propaganda culturale estera alla politica culturale estera. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. II. 1915-1940. Actes du Colloque de Rome (16-20 février 1981) Rome : École Française de Rome, 1984. pp. 249-255. (Publications de l'École française de Rome, 54-2

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