La tesi mira ad analizzare le garanzie procedurali assicurate allo straniero dall’ordinamento italiano. Il lavoro è diviso in due sezioni: la prima, dedicata alla trattazione delle garanzie previste dai principali procedimenti amministrativi che consentono l’ampliamento della sfera giuridica dello straniero che si trova sul territorio dello Stato da più o meno tempo; la seconda, ha ad oggetto i procedimenti restrittivi della sfera giuridica dello straniero che non può fare il suo ingresso o soggiornare nel territorio dello Stato.
In particolare, il lavoro indaga sulle garanzie previste per lo straniero che arriva alla frontiera italiana, esaminando le procedure tipiche del cosiddetto “approccio hotspot” e, successivamente, la procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato nel nostro Paese.
Nella stessa sezione vengono approfondite le garanzie di cui dovrebbe beneficiare lo straniero già stabilmente inserito nel territorio italiano, con riferimento al procedimento di richiesta di ricongiungimento familiare e al procedimento per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e per motivi sanitari.
Inoltre, viene analizzato il procedimento amministrativo relativo alla richiesta di cittadinanza italiana che può avanzare lo straniero ormai integrato nella società italiana.
Con specifico riferimento ai provvedimenti restrittivi, invece, la tesi analizza il caso del respingimento dello straniero che si presenta in frontiera senza essere in possesso dei requisiti necessari per l’ingresso e il caso dell’espulsione dello straniero irregolarmente presente sul territorio dello Stato.
Il lavoro ha messo in luce come spesso la prassi della pubblica amministrazione si discosti dalle prescrizioni normative in materia di diritto dell’immigrazione, asilo e cittadinanza, ovvero la normativa presenti lacune compromettenti l’effettività delle garanzie procedurali