Un modello cognitivo per la valutazione del conflitto interpersonale
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Abstract
Le situazioni di conflitto interpersonale pervengono all’attenzione giudiziaria in maniera accesa e talvolta drammatica, in quanto accompagnate da appassionanti scontri che coinvolgono non solo le parti in causa, ma anche i familiari (genitori, coniugi, figli, ecc.) e spesso finanche i professionisti (avvocati, consulenti di parte, ecc.) a vario titolo coinvolti. Alcuni esempi eclatanti sono costituiti dalle cause di separazione e divorzio, dai contenziosi per mobbing e dalle situazioni di violenza familiare. In tutte queste situazioni la disputa vede coinvolti due soggetti che reclamano le proprie ragioni, si sentono ognuno dalla parte della ragione e accusano l’altro. Solitamente in buona fede, ognuna delle due parti si sente vittima e accusa l’altra come carnefice. Un esempio di questo tipo di dispute è quello in cui fu coinvolto il sig. X. in ambito lavorativo. Il sig. X., ingegnere, dirigente pubblico, aveva gravi difficoltà relazionali in ambito lavorativo. Si sentiva minacciato dai propri colleghi, i quali, a suo dire, lo colpivano alle spalle e lo prendevano in giro, senza che egli potesse farci niente. Ciò gli procurava un elevato livello di ansia e di agitazione psicomotoria. A suo dire, quando si sforzava di stabilire un contatto con i colleghi, questi lo aggredivano oppure lo ignoravano, allontanandolo ed escludendolo dalle reazioni. Queste risposte dei colleghi ai suoi tentativi di approccio procuravano al sig. X ulteriore sofferenza. Le difficoltà relazionali del sig. X, iniziate sin dai primi mesi dopo l’impiego, duravano ormai da oltre quindici anni e venivano lamentate come costantemente presenti. I colleghi, al contrario, riferivano di non aver mai minacciato, colpito alle spalle, o preso in giro il sig. X. Piuttosto, lamentavano atteggiamenti e comportamenti aggressivi e diffidenti da parte proprio del sig. X. Le ricostruzioni che hanno un risvolto giudiziario riconducono ad un aspetto confusivo e conflittuale, paragonabile ad una “Torre di Babele”. Medicina, psichiatria e psicologia sono chiamate in causa in sede giudiziaria per valutare le situazioni conflittuali