La governance tra pretese di legittimazione e vulnerabilità degli esclusi

Abstract

Dietro le pretese di inclusione e di allargamento della base decisionale con l'inserimento di nuovi attori privati, che affiancano quelli pubblici (tra cui lo Stato), nei processi decisionali, la governance cela in realtà rapporti di potere che, paradossalmente, tendono ad escludere proprio quei soggetti che hanno l'illusione di partecipare a pratiche decisionali. Ciò accade attraverso una riduzione del conflitto che viene anticipato e disperso in canali che sembrano avere una natura procedurale ma sono in realtà soltanto momenti di elevata tecnocrazia. Cosicché, dietro l'illusione della partecipazione, si cela invece l'esclusione che rende le persone sempre più vulnerabili

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