Nel 2013 il Comune di Napoli ha istituito l’Osservatorio sui beni comuni, con quest’atto viene ufficializzata una posizione innovativa, ma anche fortemente controversa, relativa alla gestione di beni di proprietà pubblica o privata da parte di “comunità” che utilizzano questi spazi realizzando un utile sociale. Il numero di Louts del 1994 dal titolo Commons traccia la relazione tra questa questione, di natura economica, politica e sociale e l’architettura. In particolare a Napoli i nove spazi individuati dall’Osservatorio pongono agli architetti nuove domande e, prima tra tutte, come conciliare questa modalità di gestione dal basso, che ha sicuramente il merito di restituire alla comunità luoghi spesso dimenticati e abbandonati, con le esigenze di tutela e conservazione del patrimonio culturale della città. Partendo dal caso dello” scugnizzo liberato” l'intervento proverà a definire un possibile ruolo dell’architettura nel processo di gestione dei Commons