Remediation Technologies for environmental contamination by PAHs: Microbial Fuel Cells

Abstract

In questo lavoro di ricerca è stata valutata l'influenza dell’ elettrogenesi sulla degradazione degli IPA e sulla disintossicazione operata da consorzi batterici, uno specializzato e un endogeno, in ambiente acquatico. I bioreattori e le MFCs a camera singola, con catodo ad aria, sono stati riempiti con pool microbico (107-108 UCF/mL) inoculato in una soluzione salina Winogradsky da 400 mL contenente nessun'altra fonte di carbonio ma solamente IPA: naftalene (80 ppm), del fenantrene (40 ppm), del pirene (40ppm), benzo (a) pirene (20 ppm). I valori di Power Density (PD) e Current Density (CD) così come il tasso di degradazione di IPA sono stati misurate nel corso del trattamento. La tossicità ambientata è stata valutata mediante test ecotossicologici con Raphidocelis subcapitata. I risultati hanno mostrato un significativo variabilità nei valori di PD e CD, con PD più alto di 380 mW/m3 e 25 mA/m3 dopo all’ incirca un mese di trattamento, inoltre la concentrazione complessiva di IPA è diminuita del 90 in MFC inoculato con batteri (MFC2). I test ecotossicologici hanno dimostrato per le MFC con consorzio un abbassamento del livello di tossicità rispetto agli altri campioni. L’elettrogenesi ha accelerato il metabolismo microbico portando a un miglioramento delle attività degradative e detossificanti dei batteri.Inoltre, in questo lavoro, è stato condotto un esperimento di bonifica mediante celle a combustibile microbico (MFC) su sei campioni di sedimenti marini raccolti nel Golfo di Pozzuoli (area Bagnoli), in Campania (Italia). Questi campioni contenevano elevate concentrazioni di inquinanti, a causa di un'attività di scarico di acciaierie, ora dismessa, durata oltre 80 anni. Le analisi chimiche dei campioni hanno rivelato la presenza di tutti e 16 gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA) elencati tra gli "inquinanti prioritari" dai sedimenti US-Environmental Protection Agency, con concentrazione che va da un massimo di 30 ppm (fluorantene) a 0,21 ppm (acenaphthene). Dopo un mese di trattamento, è stata riscontrata una notevole degradazione degli IPA, un abbassamento del livello di tossicità e, inoltre, una buona la produzione di energia con il valori più alti di PD e CD pari a 20 mW/m2 and 118 mA/m2. Confermando, su scala di laboratorio, il potenziale della tecnologia MFC nella bonifica dei sedimenti marini inquinati dagli IPA

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