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Il CIAC: Centro di Arte Contemporanea di Foligno

Abstract

«Il CIAC nasce da un’esigenza di documentare l’arte contemporanea in questa città che ha una sua piccola, ma molto significativa e penetrante, tradizione del NUOVO». Con queste parole Italo Tomassoni , curatore dello spazio espositivo del Centro di Arte Contemporanea (CIAC) di Foligno, parla di questo nuovo e importante complesso museale di Arte Contemporanea del centro Italia. Come spiega Tomassoni, infatti, la gestazione per avere un vero e proprio centro dedicato all’arte nella città di Foligno è stata lunga e comincia nel 1967 quando, con il titolo Lo spazio dell’immagine si aprì la mostra che ispirò apertamente la Biennale di Venezia del 1968, in quanto rivoluzionò, da quel momento, tutto ciò che era la concezione dell’arte staccando i quadri dalle pareti per metterli in un contesto spaziale. L’idea di progettare il museo nasce alla fine degli anni Novanta, ma solamente nel Novembre del 2009 sarà inaugurato il Centro di Arte Contemporanea di Foligno. Il museo viene in questi anni costruito con l’idea architettonica di un grande artista italiano, Getulio Alviani (Udine 1939-), che ha una lunga storia alle sue spalle, anche in riferimento a questa città per le sue frequentazioni costanti e per il contributo dato a questo museo. Come spiega Tomassoni, sembrava in un primo momento, che si dovesse creare questo museo per ospitare stabilmente la sua grandissima collezione, cosa che poi non è stata possibile per difficoltà di natura logistica, perché Alviani abita a Milano e, naturalmente, «un museo non si costruisce con i fax o con le email»

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