La comunicazione mobile è oggetto di interesse per i ricercatori già dagli anni ’90, in coincidenza
con l’arrivo dei telefoni cellulari, facendo registrare oltre 240 progetti finanziati dall’UE nella
successiva decade. (Karnowsky, Jones, Ling, & von Pape, 2013).
Nel 2002 Barry Brown, Nicola Green e Richard Harper iniziarono a studiare vantaggi e svantaggi
del mobile per meglio comprendere i potenziali effetti culturali e sociali causati da questo nuovo
media (Brown, Green, & Harper, 2002); nel 2006 James Katz ha analizzato le conseguenze sociali
dell’uso giornaliero dei dispositivi mobile ed i suoi usi in campo psicologico e religioso (Katz, 2006).
Studi sociali sull’uso individuale del mobile sono stati condotti senza soluzione di continuità negli
ultimi anni, anche comparando l’uso del mobile con altre tecnologie di uso comune quali l’orologio
o il dispositivo di chiusura delle automobili, alla ricerca di similarità e sinergie che ne potessero
spiegare l’impatto sociale. (Ling, 2012). Lo studio della comunicazione mobile come disciplina ci
permette di evidenziare le innumerevoli teorie di comunicazione che aiutano a comprendere
appieno la diffusione, adozione ed uso di questo canale1
. Tuttavia, la comunicazione mobile si
differenzia non solo per le abilità e bisogni del singolo o dell’organizzazione, ma anche rispetto
all’obiettivo finale. Un sondaggio condotto quest’anno da AT&T su 1.048 piccole e medie imprese
negli Stati Uniti mostra come il 94 per cento di queste utilizzano il mobile per condurre i propri
affari, con oltre il 50% utilizzando applicazioni mobile con un risparmio mensile fino a $500.
Secondo Karan Kerrigan, Amministratore Delegato di SBE, “Gli imprenditori guardano alle
tecnologie di comunicazione per aumentare la produttività, tagliare i costi e migliorare gestione e
coinvolgimento dei clienti”. (AT&T e Comitato Piccole e Medie imprese, 2014). Dall’altra parte, un
recente rapporto della Societa’ di ricerca BIA/Kelsey ha riscontrato che il 74.5% delle Piccole e
Media imprese (PMI) utilizza i social media per fare pubblicità del proprio business, rendendoli così
il canale più importante2
. Il mobile dà l’opportunità alle PMI di competere nello stesso acquario di
“pesci” molto più grossi, dando inoltre visibilità’ globale a piccole organizzazioni dotate di strategia
e mentalità globale (Franklin, 2014)
Conoscere la ricetta per una comunicazione mobile di successo è quasi impossibile; ogni strategia
di comunicazione contiene elementi, circostanze e peculiarità che richiedono un approccio
specifico. Tuttavia, le caratteristiche dei dispositivi mobile e l’uso degli stessi in mobilità possono
portare funzionalità che potrebbero naturalmente migliorare questo tipo di comunicazione.
1 Smith, R. (2013). So what? Why study mobile media and communication? Mobile Media & Communication, 38-41.
2 Book, Maddox, Small Businesses Spend More on Social Than Any Other Media, 2014.
In questo studio esploreremo le sfide che stanno affrontando le PMI nel tradurre la propria
strategia di comunicazione sul mobile, e sulle possibili implicazioni che l’uso dello Storytelling e del
Visual Storytelling possono avere sulla strategia stessa. Da un punto di vista di comunicazione e
marketing per una piccola impresa, è interessante analizzare l’eventuale esistenza d’ingredienti
chiave che ci possano aiutare a individuare una ricetta ideale per la comunicazione mobile delle
PMI.
Il PRIMO CAPITOLO di questo studio rivede la letteratura, focalizzandosi sulla comprensione
dell’attuale contesto della comunicazione mobile, incluso studi che evidenziano i vantaggi e
svantaggi dell’uso giornaliero; include inoltre una revisione delle similarità e differenze
nell’adozione della comunicazione mobile tra una piccola ed una grande impresa.
Il SECONDO CAPITOLO spiega uno a uno alcune delle più comuni funzionalità oggi possibili
nell’uso della comunicazione mobile. Dagli SMS ai Social Media alla comunicazione in-game,
questo capitolo si propone di mostrare al lettore le diverse scelte a disposizione di una PMI per
entrare nel mondo della strategia di comunicazione mobile.
Il TERZO CAPITOLO analizza nel dettaglio gli argomenti chiavi dello studio, Storytelling e Visual
Storytelling. Il capitolo fornisce una panoramica del modo in cui lo Storytelling è utilizzato oggi
dalle organizzazioni e di come questa tecnica può essere applicata come parte di una strategia di
comunicazione mobile, anche attraverso l’illustrazione di esempi di best practices per le PMI.
Il capitolo fornisce inoltre al ricercatore le conoscenze necessarie per procedere con i successivi
passi dello studio.
Il QUARTO CAPITOLO è costituito da una serie di interviste qualitative e focalizzate con due
principali gruppi di interlocutori; il primo gruppo è costituito da esperti di comunicazione mobile o
professionisti di storytelling; il secondo gruppo è costituito da Amministratori e Manager di
comunicazione di piccole e medie organizzazioni. Queste interviste permetteranno al ricercatore di
comparare vision, usi e consigli per implementare con successo una strategia di adozione del
mobile per le PMI.
I QUINTO CAPITOLO è un progetto Triennale, svolto attivamente sul campo insieme ad una PMI
italiana che ha cambiato il suo stile di comunicazione tradizionale ad uno digitale, ed in particolare
con una strategia mobile utilizzando le funzionalità studiate ed illustrate in precedenza. Il
ricercatore presenta in questo capitolo i differenti risultati in termini di coinvolgimento dell’audience
durante il periodo di studio