Scopo del lavoro. Nell\u2019interpretazione delle immagini di Risonanza Magnetica (RM) deve essere tenuto in considerazione che la posizione delle strutture tenodesmiche rispetto al campo magnetico pu\uf2 provocare un aumento di segnale delle stesse, mimando una lesione1,2,3,4,5,6. Tale artefatto viene definito \u201cMagic Angle\u201d ed \ue8 gi\ue0 stato descritto in letteratura a carico dei leg. collaterali (CL) del- l\u2019articolazione interfalangea distale (DIPJ)2,3,5,6 del tendine flessore profondo del dito (DDFT)1,4,5 e dei legamenti sesamoidei obliqui (OSL)3. Tale artefatto pu\uf2 presentarsi utilizzando sia sistemi RM ad alto che basso campo quando le strutture anatomiche prima elencate si posizionano a circa 54\ub0 rispetto al campo magnetico (CM). In nessuno studio per\uf2 vengono descritte le alterazioni di se- gnale riconducibili a Magic Angle a carico degli OSL utilizzando posizionamenti che mimino di- fetti conformazionali dell\u2019estremit\ue0 distale del cavallo (Toe-in/Toe-out). Lo scopo del presente stu- dio \ue8 quello di verificare la presenza di Magic Angle a carico degli OSL nel cavallo, utilizzando un tomografo a basso campo con CM verticale e posizionando l\u2019arto in modo tale da simulare difetti conformazionali. Gli autori si propongono inoltre di verificare quali sequenze, tra quelle comune- mente inserite in un protocollo standard, siano le pi\uf9 sensibili a tale artefatto.
Materiali e metodi. Sono stati sottoposti ad esame RM utilizzando un tomografo a basso campo n=3 arti isolati sinistri di soggetti sottoposti ad eutanasia per ragioni non correlate allo studio. Ogni arto \ue8 stato posizionato mantenendo l\u2019asse sagittale perpendicolare al CM, mimando il posiziona- mento \u201cin-vivo\u201d con il soggetto in decubito laterale sinistro. Per ogni arto sono state eseguite scan- sioni RM lungo il piano trasversale, utilizzando un protocollo standard previsto per esami clinici in cavalli affetti da zoppia che comprendeva sequenze pesate in T1, T2, Proton Density (PD) e se- quenze ad inversione con soppressione del segnale lipidico (STIR). Per verificare l\u2019assenza di le- sioni a carico degli OSL sono state acquisite le scansioni mantenendo l\u2019arto in posizione neutra (0\ub0). Successivamente, ogni arto \ue8 stato ruotato lungo l\u2019asse sagittale di 4\ub0, 8\ub0, 12\ub0 e 16\ub0, sia in senso orario che antiorario e per ciascun grado di rotazione il protocollo RM \ue8 stato ripetuto.
L\u2019intensit\ue0 di segnale a carico degli OSL \ue8 stata misurata in ogni sequenza e per ogni posiziona- mento impiegando un software dedicato. Ogni misurazione \ue8 stata ripetuta tre volte ed \ue8 stata poi calcolata la media. Il test t di sudent \ue8 stato quindi utilizzato per valutare la significativit\ue0 dell\u2019in- cremento di segnale rispetto alla media. La significativit\ue0 \ue8 stata ritenuta positiva con a=0,05. Risultati. Il segnale a carico OSL laterale e mediale con l\u2019arto in posizione neutra era pressoch\ue9 so- vrapponibile. \uc8 stato invece osservato come all\u2019aumentare del grado di rotazione si verificasse un aumento dell\u2019intensit\ue0 di segnale a carico dell\u2019uno o dell\u2019altro legamento. Infatti, ruotando l\u2019arto in senso orario (+4\ub0, +8\ub0, +12\ub0, +16\ub0) \ue8 stato osservato un incremento lineare di segnale dell\u2019OSL me- diale, posto verso l\u2019alto. Viceversa, ruotando l\u2019arto in senso antiorario, l\u2019aumento d\u2019intensit\ue0 del se- gnale si \ue8 verificato a carico dell\u2019OSL laterale, posto verso il basso. Nonostante l\u2019incremento linea- re di segnale e la corrispondenza tra localizzazione dell\u2019iperintensit\ue0 e direzione della rotazione, una significativit\ue0 statistica \ue8 stata osservata solo con rotazioni di 16\ub0 e -16\ub0.
Conclusioni. Nel presente studio \ue8 stato osservato come, in tutte le sequenze, ad un incremento del grado di rotazione corrispondesse un aumento del segnale legamentoso riconducibile a Magic An- gle. \uc8 stata inoltre riscontrata una stretta relazione tra localizzazione dell\u2019iperintensit\ue0 e direzione della rotazione. Gli scarsi valori di significativit\ue0 statistica possono essere ricondotti alla ridotta nu- merosit\ue0 del campione ma soprattutto agli elevati valori di deviazione standard dovuti alla presen- za di segnale disomogeneo caratteristico degli OSL.
Sebbene in letteratura sia stato descritto che l\u2019aumento del Tempo di Eco (TE) possa ridurre, fino ad annullare, la presenza del Magic Angle6, nel presente studio, utilizzando le sequenze normal- mente impiegate in esami RM di tipo clinico, tale evenienza non \ue8 stata osservata.
Un corretto posizionamento dell\u2019arto all\u2019interno del CM \ue8 indispensabile per ovviare alla compar- sa del Magic Angle. Tuttavia, in presenza di rotazioni del piede secondo il piano soleare identifica- bili come Toe in/Toe out, \ue8 opportuno prestare molta attenzione all\u2019aumento di segnale osservabile a carico degli OSL al fine di non commettere errori nella diagnosi ed interpretare la presenza di un artefatto come una desmopatia. Per questa ragione, in accordo con altri autori3, si consiglia di con- siderare come segno di patologia legamentosa non solo l\u2019iperintensit\ue0 di segnale ma anche varia- zioni nelle dimensioni e nella forma e l\u2019eventuale presenza di entesiofiti