L’Italia di nuovo membro del Consiglio dei Diritti Umani: valutazioni a margine del meccanismo delle candidature ed impegni assunti dal nostro Paese nel sistema ONU per la promozione e la protezione dei diritti umani

Abstract

ll rinnovato ingresso dell’Italia nella membership del Consiglio dei Diritti Umani a partire da gennaio 2019 e per il prossimo ciclo triennale consente rivolgere l’attenzione non soltanto al processo che ha portato il nostro Paese a rappresentare il gruppo occidentale nel principale organismo della Human Rights Machinery ginevrina, quale sede di dibattito circa le condizioni e la relativa promozione e protezione globale dei diritti umani, nella duplice prospettiva nazionale e tematica. Nel contributo sono illustrati altresì gli aspetti sostanziali ed operativi che governano il meccanismo di candidatura e di elezione degli Stati membri delle Nazioni Unite nel Consiglio dei Diritti Umani, oggetto di un articolato e vivace dibattito promosso sul piano non istituzionale per una verifica della reale rispondenza ai requisiti basilari richiesti, ai criteri adottati ed ai parametri condivisi per consentire la presentazione delle candidatura-paese al Consiglio e per la conduzione di una competizione che porti alla piena composizione dell’organo senza sollevare dubbi e criticità in ordine alla reale compliance della membership stessa

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