Il testo confronta due forme di pianificazione che hanno governato lo sviluppo del
territorio e regolato il consumo del suolo montano nel corso del Novecento: il progetto
urbano degli anni Trenta-Quaranta e la pianificazione concordata degli anni Sessanta-
Duemila. L’analisi si concentra sul caso di Sondalo in Alta Valtellina, un centro abitato
d’impronta medievale dove, tra il 1932 e il 1940, fu costruito un Villaggio Sanatoriale di
oltre 600.000 mc. Questo grandioso esempio di urbanistica modernista fu progettato per
iniziativa statale nella forma di una megastruttura. Dopo la guerra, l’abitato di Sondalo è
cresciuto grazie allo sviluppo economico e demografico propiziato dal grande sanatorio,
secondo le indicazioni del Piano Regolatore e degli strumenti di pianificazione e
programmazione sovralocali (PTCP, PTA). Gli autori propongono un confronto sugli esiti
che queste due forme di urbanizzazione hanno prodotto sullo sviluppo territoriale e sul
consumo di suolo in questo tratto di montagna lombarda