- Leptis e il suo anfiteatro

Abstract

L\u2019anfiteatro, che sorge a Nord della citt\ue0, a circa un chilometro e mezzo dal porto antico, accanto al circo con il quale risulta collegato, \ue8 oggi ben visibile con la sua eccezionale mole. Era stato identificato nel 1865 dallo studioso tedesco G. Rohlfs, e dopo le notizie date da H. M\ue9hier de Mathuisieulx nel 1902, che ne forniva anche un primo, ma provvisorio, posizionamento su una carta topografica, e il ricordo di Pietro Romanelli - \u201cun\u2019ampia affossatura ellittica ..completamente interrata\u201d - fu oggetto nel 1959 dei primi scavi da parte di Ernesto Vergara Caffarelli, che malato ed in procinto di tornare in Italia nel 1961, affid\uf2 ad Antonino Di Vita, gi\ue0 prescelto quale nuovo adviser alle antichit\ue0 della Tripolitania, il prosieguo delle operazioni. A partire dal 1962 dunque Antonino Di Vita, tra i tanti impegni che lo vedevano occupato sia a Sabratha, nello scavo dei mausolei A e B, che a Tripoli stessa, continu\uf2 lo scavo dell\u2019anfiteatro di Leptis, che si presentava ancora coperto da pi\uf9 di 60.000 mc di sabbia che lo seppellivano quasi interamente, lasciando visibile solo qualche tratto delle murature di coronamento pi\uf9 alte

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