Storie della televisione, dialettiche dell'immaginario e ambienti mediali

Abstract

In Italia ancora stenta ad affermarsi una storia culturale della televisione di lunga durata che tenga in giusta considerazione l'analisi qualitativa degli ascolti, l'impatto sociale dei diversi programmi, il loro peso sull'immaginario nazionale. Questo anche e soprattutto perch\ue9 \ue8 mancata la voglia di intersecare la storia dell'emittente con quella, dal "basso", del ricevente. Eppure, in questo senso, la bibliografia internazionale \ue8 ricca di stimoli: storici, antropologi, studiosi di media studies hanno ricostruito il paesaggio culturale creato dai mezzi di comunicazione in una prospettiva assai feconda che si ritrova nei saggi qui contenuti. Oltre alla prospettiva storica il libro traccia alcune linee per uno studio delle dialettiche televisive e dell'immaginario, ovvero del ruolo della televisione nella costruzione di paesaggi mediali che, rappresentando individui e gruppi sociali, si attuano nella sfera pubblica modificandola

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