Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi.

Abstract

L'Italia del 1943-'45, vinta, occupata, divisa, può avere una politica estera? I libri di memorie, gli studi concentrano anzitutto l'attenzione su simile punto di partenza, segnalando i limiti, le difficoltà, le contraddizioni della situazione, che incide a fondo anche sui rapporti fra politica estera e opinione pubblica. La « nuova » politica estera, in effetti, mette radici a poco a poco, attribuendo un ruolo assai più ampio che in passato a partiti, forze sociali, opinione pubblica. La « politica estera democratica » che viene avviata gode di un rilevante consenso, ma il nazionalismo e il comunismo indicano anche l'esistenza di divisioni profonde, mentre l'inserimento dell'Italia nella « politica mondiale » crea altre tensioni. Gli studi approfondiscono gradualmente questo problema, cercando di raggiungere un equilibrio fra il neostoricismo prevalente e le nuove scienze sociali.Vigezzi Brunello. Politica estera e opinione pubblica in Italia dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Orientamenti degli studi e prospettive della ricerca. In: Opinion publique et politique extérieure en Europe. III. 1940-1981. Actes du colloque de Rome (17-20 février 1982) Rome : École Française de Rome, 1985. pp. 93-157. (Publications de l'École française de Rome, 54-3

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