Qual è il senso e la ragione dell'espressione tradizionale e delle tecniche come l'acquerello, i pastelli,..., nell'epoca tecnologica? Quale dev'essere il rapporto tra la tradizione e la tecnologia? In che modo il disegno a mano e le tecniche tradizionali possono integrarsi con l'espressione digitale? E ancora: qual è il senso di una rilettura del disegno e delle tecniche tradizionali? Diversi e necessari interrogativi questi, ai quali se ne potrebbero aggiungere degli altri, la cui risposta tenta di definire il senso e il valore della tradizione nella contemporaneità e le possibili relazioni tra il disegno a mano e il disegno digitale, il tutto in un momento storico del disegno di architettura. Un momento in cui l'espressione digitale, assumendo una precisa connotazione scientifica e assumendo delle particolari valenze culturali e sociali, può essere riconosciuta e definita come un fenomeno di trasformazione ed evoluzione epocale. Questa espressione assume aspetti sempre più affascinanti e interessanti sotto il profilo delle infinite potenzialità di rappresentazione dello spazio. Questo studio affronta queste tematiche proprio attraverso lo sviluppo contemporaneo della rappresentazione dell'architettura classica, da sempre legata a quell'espressione tradizionale in grado di far emergere i suoi più nascosti e profondi valori architettonici, costruttivi e artistici. Lo studio, in particolare, affronta la rappresentazione dell'Anfiteatro Flavio attraverso tecniche tradizionali e digitali