Vengono sintetizzate le criticita\u300 emergenti legate alle dinamiche di cambiamento della biodiversita\u300 nelle foreste del Veneto anche esaminando i dati delle politiche forestali degli ultimi decenni e delle trasformazioni di boschi e foreste di montagna, collina e pianura conseguenti all\u2019abbandono colturale e ad iniziative locali di contrasto alle alterazioni del paesaggio forestale, di miglioramento ambientale ed estetico e di difesa della biodiversita\u300 forestale e naturalistica dei territori del Veneto.
Seppur in un confronto europeo l'Italia e\u300 forse uno degli stati piu\u300 virtuosi nella gestione del patrimonio boschivo, sia in termini di risparmio di biomassa (35% di prelievo sull'incremento contro la media europea di oltre 60%) che per modalita\u300 di prelievo (e\u300 uno dei pochi stati dove il taglio a raso e\u300 vietato e, a differenza di molti paesi europei, non ammette l'imboschimento con specie esotiche), in questo approfondimento vengono esaminati gli scenari possibili di riferimento per una programmazione piu\u300 mirata, incisiva ed innovativa delle politiche di tutela della biodiversita\u300 forestale del Veneto, guardando ad alcune esperienze europee volte alla tutela e valorizzazione dei boschi antichi o vetusti.
Boschi e foreste si stanno espandendo nel Veneto anche in pianura: ma questo trend e\u300 frutto dell\u2019abbandono colturale e/o conseguenza di una programmazione territoriale adeguata? Si propongono linee guida per iniziative locali di contrasto alla banalizzazione estetica ed ambientale del paesaggio e per contro di miglioramento della difesa della biodiversita\u300 forestale e naturalistica dei territori del Veneto partendo dalla tutela del patrimonio genetico dei \u201cboschi vetusti\u201d
