Evoluzione in cantina: come un piccolo roditore può aiutare a risolvere l’origine delle specie

Abstract

Nonostante il titolo, L'Origine delle Specie di Charles Darwin lascia irrisolto un dilemma fondamentale dell'evoluzione: come nascono le specie? Sono noti diversi modi di speciazione, ma il dibattito sulla possibilità della speciazione simpatrica (l'evoluzione di due specie diverse da una sola, nello stesso territorio geografico) è tutt'ora molto acceso. Le variazioni del cariotipo (cioè, nel numero di cromosomi presente in ogni cellula di un organismo) dovute alla fusione casuale di due cromosomi per formarne uno (detto fusioni Robertsoniane) sono considerate fra gli eventi che potrebbero promuovere questo tipo di speciazione. Le fusioni Robertsoniane sono molto comuni nel topo domestico (Mus musculus domesticus), e in Europa sono state riconosciute più di 100 'razze’ di questa specie (popolazioni di topi nello stesso territorio in cui ogni topo porta le stesse fusioni). Nella zone di contatto di due razze, si forma una ‘zona ibrida’, dove gli ibridi hanno una fertilità più bassa rispetto agli individui di razza pura. La teoria evoluzionistica dice che le due razze pure dovrebbero sviluppare meccanismi comportamentali tali da evitare l'ibridazione, e quindi diventare due specie. Negli anni ’80, dei ricercatori italiani hanno documentato questo processo per la prima volta in due razze del topo domestico in un piccolo paese della Provincia di Sondrio. Da allora, le zone ibride del topo domestico sono stati considerati cruciali allo studio della speciazione simpatrica. Alcune di queste zone (due delle quali in nord Italia) sono state studiate in dettaglio, in una collaborazione pan-Europea durata più di 20 anni, utilizzando varie tecniche citogenetiche e molecolari, avvincinandosi ad una risposta a questo affascinante mistero

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