research

<i>Civitas Romana</i>: emersione di una categoria nel diritto e nella politica tra <i>Regnum</i> e <i>Res publica</i>

Abstract

In Roma arcaica si rinvengono molteplici forme di concessione della cittadinanza in una casistica piuttosto vasta - concessioni al singolo o a comunità, concessioni ampie o limitate - sino alla constitutio Antoniniana che estenderà la cittadinanza a tutti gli abitanti dell’Impero. L’esame di questo articolato sistema mira a evidenziare gli aspetti giuridici e le tendenze politiche che hanno caratterizzato il concetto stesso di cittadinanza romana. Per questa ricerca, si è proceduto ad analizzare le forme di concessione più risalenti e diffuse in uso tra il Regnum e la Res publica dalle quali trarre la definizione e l’emersione stessa della categoria civitas Romana. A tal fine, ho ritenuto opportuno operare una classificazione generale dei modi attraverso i quali è possibile in Roma arcaica ottenere la cittadinanza romana, distinti in modi ‘privati’ di acquisto e modi ‘pubblici’ di concessione. Tra i modi ‘privati’ sono stati analizzati l’acquisto della civitas per filiazione legittima, per adoptio e per manumissio. Accanto a questi modi ‘tipici’ sono state discusse anche alcune concessioni della cittadinanza mediante iscrizione al censo. In riferimento ai modi di concessione ‘pubblici’, si è proceduto ad esaminare, per il Regnum, l’attribuzione della cittadinanza da parte del rex e, per l’epoca repubblicana, la concessione mediante lex, sia essa rogata, plebiscitum, ovvero decretum o altro provvedimento del magistrato dotato di imperium

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