Approccio partecipativo per lo sviluppo integrato e la
gestione delle zone marginali in Nord Africa:
progetto dimostrativo di lotta alla desertificazione in
Marocco e Tunisia
Nelle zone aride e semiaride, l’agricoltura e la pastorizia rappresentano fondamentali risorse per la
sussistenza delle popolazioni locali. Nonostante la loro importanza strategica, in queste aree, le
produzioni risultano sovente limitate e irregolari, manifestando un grosso limite allo sviluppo delle
attività agropastorali. Gli ecosistemi dei territori interessati si presentano spesso fragili, a causa
dell’azione combinata di fattori climatici e delle attività umane. L'aratura e la rimozione indiscriminata
della vegetazione, insieme all’irregolarità e all’insufficienza delle piogge sono spesso responsabili di
fenomeni di degrado dei suoli, distruzione su grande scala della copertura vegetale e desertificazione.
La crescente domanda di foraggio per gli allevamenti, di gran lunga superiore alla produttività dei
pascoli (Le Houerou, 1990; 2000), ha provocato un aumento della pressione sul pascolo e la messa in
coltura ad orzo di terre tradizionalmente adibite esclusivamente a pascolo, causando una accelerazione
dei fenomeni di degrado del suolo (Abu Zenat et al. 2004). Inoltre, si è evidenziato un impoverimento
qualitativo dei pascoli, dove le specie di alto valore foraggero sono spesso sostituite da piante meno
produttive, meno appetibili e meno nutrienti di quelle originali (Juneidi and Abu-Zanat, 1993). In
questo contesto, l’impianto di arbusti foraggeri garantisce la copertura vegetale del suolo, offrendo
protezione contro l’erosione e rappresenta una potenziale risorsa di foraggio e legna da ardere (Mulas e
Mulas, 2004). Le specie Opuntia ficus indica, particolarmente tollerante all’erosione idrica ed eolica
(Nefzaoui et al. 2000), e Atriplex nummularia, perfettamente adatta ai climi mediterranei aridi o
semiaridi (Hyder ed Akil, 1987), sono le più impiegate nelle regioni del Nord Africa e Medio Oriente.
In questo lavoro si riportano i risultati di un intervento di sviluppo integrato, basato sull’impianto di
Opuntia ficus indica e Atriplex sp.pl., nell’ambito del progetto europeo SMAP II “Demonstration
Project on Strategies to Combat Desertification in Arid Lands with Direct Involvement of Local
Agropastoral Communities in North Africa ” coordinato da NRD-UNISS e realizzato in aree aride e
semiaride degradate di Marocco e Tunisia