research

Unità di luogo nelle <i>Coefore</i>

Abstract

Scopo del presente lavoro è portare elementi che mostrino che la teoria per cui fra il v. 585 e il v. 652 la scena delle Coefore muterebbe, passando da un ambiente extraurbano (il sito della tomba di Agamennone) a quello urbano dello spiazzo antistante la reggia, è non solo infondata, ma precisamente errata, non corrispondente ai dati offerti dal testo. L'esame critico non intende beninteso avallare le congetture di chi legge nel testo i segni di una graduale ed eventualmente incompleta «rifocalizzazione» drammatica, di un cambiamento di scena ma non di scenografia attuato con i soli mezzi verbali; più semplicemente, intende stabilire che nelle Coefore Eschilo rispetta il principio dell'unità di luogo, e che la scena in cui si svolge l'azione drammatica (l'intera azione drammatica delle Coefore) comprende sia la reggia che la tomba di Agamennone, contemporaneamente presenti nella realtà materiale e in quello scenica creata dalla parola per tutta la durata del dramma

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