Da lungo tempo ci occupiamo di derivati dei E-3-aril-2-(1-H-benzotriazol-1-il)acrilonitrili [3, 4,
5], che hanno dimostrato una interessante attività antiproliferativa nei confronti dei tumori umani solidi e liquidi, in alcuni casi superiore a quella dei farmaci di riferimento 6-mercaptopurina ed etoposide.
Si è voluto quindi verificare se l’attività antiproliferativa dimostrata da questa classe di sostanze fosse dovuta ad una inibizione della funzionalità della tubulina.
I risultati ottenuti hanno evidenziato che questo tipo di struttura si lega all’interno “del sito della
colchicina” della β-tubulina con un energia libera di legame ΔGbind favorevole all’interazione.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di individuare all’interno della classe il lead compound sul quale apportare le modifiche che consentano la massima efficacia nell’interazione al sito della tubulina con conseguente miglioramento dell’attività antiproliferativa