Gli adenomi del lobo anteriore dell'ipofisi sono
neoplasie benigne piuttosto frequenti. Essi
mostrano aspetto circoscritto e accrescimento non
invasivo nei confronti dei tessuti circostanti. Il
tumore a cellule secernenti ACTH, che colpisce le
cellule cromofobe della pars anteriore dell'ipofisi,
è uno di questi e viene associato alla sindrome di
Cushing, causando evidente ipercortisolemia per
stimolazione della corteccia surrenale. Un cane
meticcio, femmina, di 7 anni, in terapia per
sospetta Sindrome di Cushing e pervenuto a
morte, è stato sottoposto ad accurato esame
necroscopico, durante il quale si procedeva tra
l'altro a prelevare ghiandole surrenali, polmone,
fegato, cute, muscoli e intera ghiandola pituitaria.
Su detti organi veniva eseguito l'esame
istopatologico per la ricerca delle lesioni tipiche
determinate dalla sindrome. Sulla ghiandola
pituitaria, aumentata notevolmente di volume,
venivano eseguite indagini istopatologiche
specifiche, mediante colorazione OFG, per
differenziare gli istotipi costituenti la pars
anteriore. Tale colorazione ha consentito di
riscontrare e identificare tra le cellule pituitarie gli
elementi acidofili, basofili e cromofobi; queste
ultime cellule, aumentate di numero, erano
d'aspetto omogeneo e formavano un nucleo
compatto e con scarso stroma al centro della
ghiandola. La caratterizzazione cromatica e la
differenziazione dai restanti istotipi ha reso
possibile identificare la neoplasia come adenoma
ipofisario di tipo "diffuso", caratterizzato per
l'appunto da cellule disposte a strati, con scarso
stroma e debole vascolarizzazione. Per verificare
l'ormonoattività delle cellule neoplastiche si è
proceduto all'esame immunoistochimico per la
ricerca dell'ACTH. Il risultato di tale indagine ha
dato esito positivo, confermando l'intensa attività secernente delle cellule oggetto di studio