thesis

LA RACCOLTA DEI FUNGHI IN VAL DI FIEMME: un'analisi della domanda e del sistema di regolamentazione

Abstract

La raccolta di funghi in Italia negli ultimi due decenni ha assunto un ruolo molto importante nell'economica forestale. Nel caso studio della Magnifica Comunità  di Fiemme (MCF), il solo contributo dalla gestione diretta del fungo selvatico si aggira oggi attorno agli 0,2 M, non stimando l'intero indotto. Le risorse fungine, intese come produzione di funghi commestibili in foresta, rappresentano il bene-servizio domandato dai numerosi raccoglitori. L'offerta, invece, è rappresentata dai proprietari forestali, responsabili della gestione. Tuttavia, la MCF svolge un ruolo di gestore della risorsa, raggruppando gli interessi della proprietà . Di fatto è deputata alla commercializzazione di diritti di accesso alla risorsa funghi, in altre parole alla vendita di permessi di raccolta. La gestione verte su tre punti cardine: la ripartizione degli introiti, la regolamentazione della raccolta e la vendita di permessi. La ripartizione degli introiti viene determinata per il 50% dalle presenze turistiche registrate nei comuni dal 1 giugno al 30 settembre e per il restante 50% dall'estensione della superficie forestale di competenza. La regolamentazione della raccolta è strutturata nell'ottica di garantire e salvaguardare la presenza delle risorse fungine. La vendita dei permessi infine viene effettuata attraverso agenti diversi (uffici postali, Azienda di Promozione Turistica e banche) e l'adozione di un minimo marketing territoriale

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