research

Memorie di guerra. Verso la riapertura del Bunker della Prefettura e della Torre delle Sirene di Milano

Abstract

L’articolo tratta del percorso avviato da Città Metropolitana di Milano, in sinergia con il Politecnico di Milano, per restituire alla cittadinanza la Torre delle Sirene – sede della centrale di comando dell’allarme antiaereo della città di Milano – e il Bunker della Prefettura. Si tratta di due manufatti, comunicanti tra loro, particolarmente significativi per il ricordo della seconda guerra mondiale e, soprattutto, della vita quotidiana dei civili sotto assedio, condizione che ancora oggi accomuna numerose popolazioni nel mondo. Entrambi gli edifici sono in stato di abbandono e degrado da diversi anni, ma permangono ancora diverse tracce del passato utilizzo. Il percorso di riapertura appare oggi complesso, sia per i caratteri tecno-tipologici e localizzativi, che per la mancanza di risorse dedicate. L’obiettivo è la trasformazione dell’ex-centro nevralgico del sistema milanese di allerta antiaerea, in epicentro di un nuovo sistema di allerta collettivo sul tema della guerra, che operi proprio attraverso la memoria degli eventi passati. Inoltre, questo potrebbe divenire il polo del più ampio e diffuso sistema del patrimonio dei rifugi cittadini: un network di beni tangibili e intangibili, organizzati secondo una logica comune di valorizzazione della memoria, per far crescere la cultura della pace e realizzare un itinerario culturale nella città fondato sui valori della Storia.The paper concerns the project, promoted by Metropolitan city and Polytechnic university of Milan, of returning to public use Torre delle Sirene – seat of the Milan air-raid alert control unit – and Bunker della Prefettura. Two buildings connected to each other and very significant as memories of the Second World War and, most of all, of the ordinary life of civilian people under siege, a condition still regarding so many people around the world at present. Both the buildings have been neglected and deteriorated since a few years, but they still preserve traces of the past use. The reopening project is difficult due both to the typological and location characters of the buildings and to the lack of available financial resources. The objective of the project is to transform the former central point of the air-raid defence system into the epicentre of a new collective alert system on the topic of war, operating through memories of the past. Moreover, this could become the centre of a wider and widespread heritage system of local air-raid shelters: a network of material and immaterial goods organized by the common logic of enhancing memory, in order to strengthen the culture of peace and realize in the city a cultural itinerary based on historical values

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