research

Tecniche di gestione della fertilità del suolo in una coltura di pomodoro.

Abstract

Due tipi di sovescio (favino puro e favino + avena) con due epoche di interramento (inizio aprile e fine aprile) in combinazione fattoriale, sono stati confrontati in una azienda sperimentale della Campania, per valutare gli effetti sulla produzione di pomodoro. Dai primi risultati, si può evidenziare come la fertilità residua del terreno, dovuta alla precessione di leguminose, è stata sufficiente a sostenere almeno in parte le produzioni di pomodoro (311 q ha-1). Gli apporti di N sono stati più alti nel caso del sovescio di favino puro e con l’interramento tardivo: 72 e 142 kg ha-1 di N per il favino e 45 e 80 kg ha-1 di N per il sovescio misto, rispettivamente nelle due epoche di interramento. Il rapporto C/N delle biomasse è stato più alto nel caso del sovescio misto e dell’interramento tardivo. Dai dati ottenuti dopo l’interramento dei diversi tipi di sovescio, appare evidente come la presenza della graminacea ha depresso le produzioni, a causa del minore apporto e della più bassa disponibilità di N minerale (438 e 346 q ha-1 rispettivamente con il sovescio di favino e di favino+avena). Non ha avuto effetti sulla produzione il ritardo di circa 20 giorni dello sfalcio e dell'interramento delle colture da sovescio (398 e 386 q ha-1 rispettivamente per il sovescio precoce e tardivo)

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