Abstract

L’articolo presenta una ricerca condotta sul ruolo delle donne nel mondo editoriale, comparto produttivo ampiamente caratterizzato dalla presenza delle lavoratrici, al punto che frequentemente l’editoria italiana è descritta come un settore dell’industria culturale “al femminile”, e sorretto dalle lettrici: sono donne le maggiori acquirenti di libri, sono donne le lettrici forti. Ciononostante, nell’offerta editoriale nazionale il numero di realtà specializzate in una produzione gender-oriented è irrisorio, lo spazio dedicato alle autrici nel dibattito culturale è assai limitato e la rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali delle case editrici è numericamente esigua. La ricerca qui presentata intende approfondire la natura della presenza femminile nelle case editrici, al fine di verificare se esista, o meno, una forma di segregazione orizzontale e verticale nel comparto editoriale.The Sex of the Books conducts a careful consideration about gender differences acting within editorial organizations, according to show how and why we can speak of horizontal and vertical occupational segregation in publishing industry. In spite of the high number of female workers, the glass ceiling - the unseen barrier that keeps women from getting ahead in business – acts in publishing organizations by the increasing feminization of some editorial functions, while the race to the top stops halfway, preventing women from go-getting

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