research

Per il «Doligamus» di Adolfo di Vienna: le “fabulae” VIII e IX, ovvero alcune variazioni sul tema

Abstract

Il «Doligamus», opera latina in 342 distici elegiaci e 7 esametri leonini degli inizi del sec. XIV (1315), si inserisce pienamente nel filone di poesia misogina di origine clericale che ebbe grande diffusione durante il Medioevo. Il suo autore, Adolfo di Vienna, attinge alla tradizione degli "exempla" e del materiale favolistico per condannare, in nove "fabulae", il comportamento deplorevole delle donne, siano esse mogli infedeli o vecchie diaboliche. In questo lavoro, dopo una presentazione generale dell’autore e dell’opera, ci si sofferma sulle ultime due "fabulae" del «Doligamus», la VIII e la IX, delle quali vengono studiati e analizzati la trama, i modelli, lo stile, la lingua e, soprattutto, le diverse “variazioni sul tema” nell’ambito della produzione novellistica ed esemplare dei secc. XIII e XIV.The «Doligamus», a latin work of 342 elegiac couplets and 7 leonine hexameters of the beginnings of XIVth century (1315), is strictly inserted in the misogynous clerical poetry which had a big diffusion during the Middle Ages. His author, Adolph of Vienna, draws from the tradition of "exempla" and "fabulae" for condemning, in his nine "fabulae", the dreadful manners of women, adulterous wives or diabolic old females. This paper, after a general presentation on the author and the work, offers an analysis of the lost two "fabulae" of the «Doligamus» (fab. VIIIth and IXth), in his plot, sources, style, language and, expecially, in the several “variations on the theme” in the literary production of short stories and "exempla" between XIIIth and XIVth centuries

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