Macrofauna biodiversity and ecosystem functioning in the deep-sea. Mediterranean sediments: analysis at different spatial scales

Abstract

L’obiettivo principale della mia tesi di dottorato è stato quello di investigare le relazioni tra la biodiversità della macrofauna profonda del Mar Mediterraneo ed il funzionamento eco sistemico (BEF). Tale studio è stato svolto considerando differenti scale spaziali d’indagine, i) da centinaia di metri a diversi chilometri; ii) centinaia di chilometri e iii) migliaia di chilometri, e comprendendo sistemi di scarpata continentale con caratteristiche ambientali differenti. Sono state testate le seguenti ipotesi: 1) vi è una relazione significativa tra la biodiversità della macrofauna profonda ed il funzionamento eco sistemico; 2) la forma e l’intensità di tale relazione cambia al variare della scala spaziale considerata e dal sistema investigato. Lo studio è stato condotto con un duplice approccio, da prima investigando la variabilità della macrofauna a differenti scale spaziali e poi testando la presenza delle relazioni tra biodiversità e funzionamento eco sistemico. Su larga scala spaziale (i.e. migliaia di chilometri; intero bacino del Mediterraneo) abbondanza, biomassa e ricchezza in specie del macrobenthos mostravano una maggiore variabilità con la longitudine rispetto alla profondità, con valori inferiori caratterizzanti i sedimenti del Mediterraneo orientale profondo. Differenze significative nella composizione in specie (turnover diversità) erano emerse non solo tra bacini, ma anche tra siti all’interno dello stesso bacino e tra stazioni a differenti profondità. La disponibilità alimentare e le differenti caratteristiche granulometriche dei sedimenti influenzavano la variabilità della macrofauna sia in termini di abbondanza e biomassa che di composizione in specie. Su scala spaziale minore (i.e. da centinaia di metri fino a diversi chilometri; singola area di scarpata), la macrofauna mostrava maggiore variabilità in termini di abbondanza e biomassa con l’aumentare della profondità piuttosto che tra stazioni collocate alla medesima profondità e distanti tra loro diverse centinaia di metri. Considerando però la composizione in specie (turnover diversità), differenze emergevano anche tra stazioni alla medesima profondità fino a 1500 metri. Al di sotto di tale profondità le comunità divenivano omogenee. Considerando una scala spaziale di diverse centinaia di chilometri (i.e. confronto tra due sistemi di scarpata nel Mediterraneo occidentale), differenze significative tra le due aree di scarpata emergevano non solo intermini di abbondanza e biomassa, ma anche in termini di ricchezza e composizione in specie della macrofauna. Lungo entrambi i sistemi di scarpata, la composizione in specie variava con la profondità fino a 1800 metri, al di sotto dei quali le comunità divenivano omogenee. Studi precedenti su scala globale hanno evidenziato una relazione esponenziale e positiva tra la biodiversità dei nematodi profondi ed il funzionamento ed efficienza eco sistemici, facendo ipotizzare una presenza di relazioni mutualistiche tra organismi che compongono le comunità bentoniche profonde. Anche in questo studio sono emerse relazioni prevalentemente esponenziali e positive tra la biodiversità della macrofauna del Mediterraneo ed il funzionamento ed efficienza eco sistemici su macroscala (migliaia di kilometri). La biodiversità era inoltre legata positivamente anche alla diversità funzionale. Tali risultati mostrano come comunità macrobentoniche maggiormente diversificate possano sostenere non solo livelli di funzionamento ed efficienza eco sistemici più elevati, ma anche una diversità funzionale maggiore in grado di promuovere anch’essa un miglior funzionamento dell’ecosistema. Su larga scala spaziale è possibile quindi ipotizzare la presenza di relazioni mutualistiche tra le comunità macrobentoniche del Mediterraneo profondo. Quando le relazioni BEF venivano testate considerando una scala spaziale minore (singola area di scarpata a nord della Sardegna; da centinaia di metri fino a diversi chilometri), la maggior parte delle relazioni emerse su macroscala non risultavano più significative. Piuttosto erano il risultato dell’azione esercitata dalle variabili ambientali, le quali guidavano l’effetto della diversità sul funzionamento eco sistemico. Considerando una scala spaziale di diverse centinaia di chilometri (due sistemi di scarpata nel bacino occidentale), emergevano di nuovo relazioni esponenziali positive tra biodiversità e funzionamento ed efficienza eco sistemici. Ma quando le relazioni BEF venivano testate considerando i due sistemi di scarpata separatamente, differenti erano le risposte. Mentre lungo la scarpata a largo delle Baleari persistevano relazioni BEF significative, anche considerando diversi indicatori di funzionamento ed efficienza eco sistemici, lungo la scarpata Sarda le relazioni erano nuovamente guidate dall’effetto delle variabili ambientali. Le relazioni BEF lungo quest’ultima non erano per cui causali. Ciò ha portato a pensare che maggiore la scala spaziale considerata, maggiore la possibilità di trovare relazioni BEF significative. È possibile pertanto concludere che la forma, ma soprattutto l’intensità (= la significatività) delle relazioni BEF variano al variare della scala spaziale considerata e delle condizioni ambientali, almeno per quanto riguarda la componente macrobentonica profonda del Mediterraneo. Quando differenti scale spaziali e sistemi (es. aree di scarpata) vengono investigati, differenti sono le comunità bentoniche coinvolte così come i tratti funzionali da esse rappresentati. È perciò logico ipotizzare che differenti tratti funzionali inclusi e/o esclusi ogni qual volta vengano considerate differenti scale spaziali e sistemi possano influenzare il risultato delle relazioni BEF testate. I risultati emersi da tale studio mostrano come in generale la biodiversità della macrofauna profonda possa influenzare positivamente il funzionamento eco sistemico, lasciando quindi presupporre la presenza di relazioni mutualistiche tra le componenti delle comunità macrobentoniche. Tuttavia tali interazioni, cosi come l’effetto della biodiversità sul funzionamento eco sistemico, sono altamente sensibili alla scale spaziale considerata ogni volta e quindi al sistema studiato (es. area di scarpata; bacino)

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