LE CITTA' INVISIBILI E LA "CAPACITA' PREMONITRICE" DI ITALO CALVINO SUL FUTURO DELLA CITTA'. POSSIBILI APPROCCI MULTICUTURALI ALL'ANALISI DELLA REALTA' URBANA CONTEMPORANEA: PIERPAOLO PASOLINI - LINA WERTMÜLLER - LUCIO DALLA

Abstract

Questa riflessione sulla città, condotta attraverso lo sguardo di un letterato, Italo Calvino, di uno scrittore, critico e regista come Pier Paolo Pasolini, di una maestra della filmografia italiana, Lina Wertműller e di uno dei più dotati cantautori della musica italiana, Lucio Dalla, ha cercato di mettere in evidenza l’utilità di una lettura trasversale e interdisciplinare della dimensione urbana, al fine di stimolarne una visione multiculturale sempre più critica e aperta ad ogni ulteriore possibilità di approfondimento e comprensione. La città che auspichiamo per il prossimo futuro non potrà infatti risultare unicamente dal consolidamento di progetti sperimentati e preconfezionati nel tempo e nella storia, ma esige l’esercizio di un costante impegno creativo e dinamico verso soluzioni stimolanti e aperte ai nuovi fenomeni della vita urbana. E’ necessario considerare, d’altra parte, che quello che era il concetto “tradizionale” di città moderna, legato esclusivamente a criteri di strutturazione e organizzazione urbane, di igiene cittadina, sanità pubblica, misure di assistenzialismo e logiche per un corretto ed equo impianto politico, è ormai non solo superato, ma perfino difficile da immaginare nella realtà territoriale attuale, che è a tal punto complessa, contingente multiforme, sia dal punto di vista strutturale che relazionale, da non poter essere più contenuta in spazi definiti da principi certi e immutabili. Ci troviamo sicuramente di fronte ad una nuova dimensione, quella della città contemporanea, appunto, che non si identifica più soltanto in una struttura ben definita e definibile attraverso gli strumenti convenzionali di interpretazione e rappresentazione della città “tradizionale” moderna, ma di fronte ad una molteplicità di dinamiche, valori e rapporti territoriali, multiculturali e sociali che innescano una vera e propria sfida alla modernità. E questa sfida, come abbiamo osservato, analizzando i contributi di Calvino, Pasolini, Lina Wertműller e Dalla, alla comprensione della realtà urbana, deve avvalersi di strumenti di indagine sempre più innovativi, diversificati, trasversali, anticonvenzionali, al fine di mettere in atto strategie alternative per un nuovo utilizzo dell’ambiente cittadino

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