research

Automutilazione e dermografia : Madre Piccola di Cristina Ubax Ali Farah

Abstract

In Madre piccola (2007), Cristina Ubax Ali Farah rappresenta il malessere di un soggetto diviso tra due lingue e due culture con il personaggio di Domenica Axad. Domenica Axad è una giovane meticcia, figlia di un padre somalo e di una madre italiana, il cui nome sottolinea una duplice appartenenza. Domenica, il giorno della settimana considerato sacro nella tradizione religiosa più radicata in Italia, è infatti il nome deciso dalla madre della giovane, una donna «cattolica praticante» (Ali Farah, 2007, 237). L’identità cattolica è contrapposta e insieme traduce Axad, una parola che in arabo significa «uno» (Ali Farah, 2007, 239) o il «principio» (Ali Farah, 2007, 3) ed è utilizzata per indicare la domenica. Pertanto, questo nome pone l’accento sul fatto che l’identità della protagonista del romanzo è strettamente collegata ad un processo di traduzione continua, nonché all’affermazione di un bilinguismo che oltrepassa i confini di quelle entità apparentemente monolitiche che sono le lingue nazionali. Il ruolo di traduttrice è inscritto nel corpo di Domenica Axad: la giovane chiama sé stessa «italosomala, iska-dhal, nata-insieme, nata mescolata» (Ali Farah, 2007, 95) e nel colore meticcio della sua pelle porta i segni visibili di una mediazione linguistica e culturale

    Similar works