Strategie terapeutiche innovative basate sulla duplice attivit\ue0, antibatterica e probiotica, del predatore batterico Bdellovibrio bacteriovorus

Abstract

Introduzione: Bdellovibrio bacteriovorus preda batteri Gram-negativi ed \ue8 ubiquitario in vari ambienti, dove svolge un ruolo di equilibratore delle specie batteriche presenti. Molte sono le infezioni causate da biofilm microbici misti, di solito resistenti alle cure antibiotiche: ne \ue8 un esempio la Fibrosi Cistica (FC). Il primo obiettivo del presente studio \ue8 stato valutare l\u2019attivit\ue0 antibatterica di B. bacteriovorus verso specie batteriche isolate da pazienti FC. Il secondo obiettivo \ue8 stato valutare l\u2019utilizzo di B. bacteriovorus come probiotico, valutandone la presenza nell\u2019ecosistema polimicrobico intestinale umano, in soggetti sani e affetti da Celiachia, Morbo di Crohn, Colite Ulcerosa, e FC. Metodi: L\u2019attivit\ue0 contro biofilm preformati di Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus \ue8 stata misurata sia in sistemi statici (piastre) che dinamici (bioflux). Con lo zymogramma \ue8 stata inoltre valutata l\u2019attivit\ue0 litica contro tali ceppi. Al fine di valutare la presenza del B. bacteriovorus nell\u2019ecosistema intestinale umano, il DNA totale di campioni fecali e bioptici collezionati da pazienti sani e malati \ue8 stato utilizzato per effettuare Real-time PCR con primers B. bacteriovorus-specifici. Risultati: I risultati ottenuti indicano una predazione di B. bacteriovorus non solo nei confronti del Gram-negativo P. aeruginosa, ma anche, e per la prima volta osservata, del Gram-positivo S. aureus. Le prove in statico hanno evidenziato una significativa diminuzione del 70% del biofilm dopo 24 ore di incubazione, mentre le prove in dinamico una diminuzione del 35% dopo 15 ore di incubazione. Inoltre, per la prima volta, abbiamo dimostrato la presenza di B. bacteriovorus a livello della mucosa intestinale e la sua significativa diminuzione nei soggetti malati, rispetto ai controlli. Conclusioni: I risultati ottenuti incoraggiano una pi\uf9 approfondita ricerca sul Bdellovibrio, per un suo eventuale utilizzo in strategie terapeutiche innovative volte sia a combattere infezioni sostenute da biofilm batterici (antibatterico), che al ripristino di ecosistemi microbici come quello intestinale (probiotico

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