Il carcinoma mammario è il tipo di tumore più frequente nella popolazione femminile (13%) ed il 70% dei casi sono diagnosticati nelle donne in postmenopausa. Gli inibitori dell'aromatasi di terza generazione, divenuti la terapia adiuvante standard del trattamento del carcinoma mammario positivo per i recettori degli estrogeni si accompagnano purtroppo ad effetti osteoscheletrici negativi fra i quali il più rilevante è rappresentato da una maggiore incidenza di osteoporosi e di fratture