Presupposti neurotrasmettitoriali del trattamento farmacologico dei disordini di coscienza

Abstract

Vari report documentano il miglioramento dell'arousal, della responsività e delle performance cognitive in soggetti con disordini di coscienza dopo somministrazione di farmaci agenti sull'asse amino-acidico (glutammato/GABA) e monoaminico (dopamina, noradranalina e serotonina). Ciò avvalora l'ipotesi che deficit neurotrasmettitoriali abbiamo un ruolo fondamentale nel determinare disordini di vigilanza-coscienza. È noto infatti che la noradrenalina induce vigilanza e influenza i processi di attenzione, memoria, percezione del dolore, mentre la serotonina (5-HT) svolge una funzione importante nella regolazione dell’umore e del comportamento emozionale, oltre ad influenzare l'appetito ed il ritmo sonno-veglia. La dopamina ed in particolare il sistema mesocorticolimbicocorticale è connessa con il meccanismo del piacere e del rinforzo. Il sistema colinergico, insieme ai sistemi noradrenergico e serotoninergico, è coinvolto nel regolare l’eccitabilità generale dell’encefalo, e nella regolazione ciclo sonno-veglia. Ha un ruolo importante nell’apprendimento e la memoria

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