Il colombo urbano è un’entità prettamente sinantropica che pone continui problemi di convivenza con l’uomo e le sue attività. Il
comune di Bolzano ha, fi n dal 1988, avviato un programma di gestione della popolazione di colombi, coordinato da una commissione
tecnico-scientifi ca composta da esperti e portatori di interesse. Il programma ha previsto una iniziale caratterizzazione morfologica
e comportamentale di questa popolazione, che ha mostrato l’assenza di voli quotidiani di foraggiamento nelle campagne, così che
le risorse trofi che sono reperite totalmente nell’ambito urbano. Per il controllo numerico dei colombi sono state sperimentate sia
metodologie di cattura e soppressione dei soggetti, che di chemiosterilizzazione. Quest’ultima metodologia, o per l’assenza di risul-
tati tangibili o per il gravoso impegno economico, è stata abbandonata dopo l’impiego di prodotti contenenti sia progesterone che
nicarbazina come principio attivo. Il modello di gestione attuale è basato: a) sulla quotidiana distribuzione di granaglie in 10 punti
fi ssi, dove erano state costruite apposite piazzole di alimentazione; b) sul controllo dello stato sanitario dei colombi, accertato su di
un campione percentualmente rappresentativo della popolazione, mediante la cattura di esemplari alle piazzole; c) sul monitoraggio
delle dimensioni della popolazione, valutata sia attraverso i conteggi alle piazzole sia con metodologie di stima tramite distance
sampling; d) sulla emanazione di ordinanze volte a vietare la distribuzione di cibo da parte dei cittadini e promuovere la difesa degli
edifi ci per disincentivare lo stazionamento dei colombi