Architetture in Liguria dopo il 1945

Abstract

La dilatazione del campo d\u2019interesse e del significato del termine "patrimonio", implicita anche nel Codice dei Beni Culturali, induce a interrogarsi sui valori (testimoniali, storici, economici, sociali...) che anche l\u2019architettura pi\uf9 recente possiede e, quindi, sulla sua eventuale tutela e sul suo destino. Occorre quindi un processo di conoscenza, anzitutto, e poi di selezione, fondato su criteri auspicabilmente condivisi dalla pi\uf9 ampia comunit\ue0 possibile di tecnici e di cittadini. A tutto ci\uf2 ha teso l\u2019intensa e ampia campagna di censimento e di analisi delle architetture del secondo Novecento e degli inizi del nuovo millennio, di cui si presentano i principali esiti. La ricerca \ue8 stata sviluppata su iniziativa dell\u2019allora del Ministero per i Beni e le Attivit\ue0 Culturali, in accordo con le allora Direzione (oggi Segretariato) Regionale e con la Soprintendenza ai Beni Architettonici (oggi Archeologia, Belle Arti e Paesaggio). Il Dipartimento DSA, ha in particolare provveduto al censimento e alla schedatura di edifici e complessi di architettura moderna e contemporanea realizzati in Liguria dopo il 1945 e ritenuti di potenziale interesse culturale, perseguendo in sintesi le seguenti finalit\ue0 principali: - acquisire dati e informazioni di varia natura su un patrimonio costruito fino ad ora oggetto di limitati studi e di pubblicazioni specialistiche di settore; - arricchire e approfondire il sistema informativo sul Patrimonio Culturale gi\ue0 predisposto e utilizzato dalla Regione Liguria; - proporre, utilizzando i dati riversati e sistematizzati nel sistema informativo regionale, uno strumento agile di consultazione, aperto a un vasto pubblico legato, tra l\u2019altro, ai circuiti turistici culturali; - selezionare, tra un esteso elenco di architetture censite e catalogate (secondo i criteri catalografici dell\u2019ICCD del MiBACT), gli edifici o i complessi architetonici \u201cdi maggior valore\u201d, di concerto con gli Enti preposti alla tutela; - intraprendere specifiche azioni di comunicazione e di divulgazione dei risultati della ricerca, tra cui la pubbllicazione di questa Guida. La ricerca ha sollevato importanti interrogativi di ordine culturale, scientifico e metodologico di cui il saggio d\ue0 conto. Osservare costruzioni singole e interi complessi architettonici o urbani temporalmente a noi cos\uec vicini, con uno sguardo attento a significati e valori diversi rispetto a quelli del solo utilizzo quotidiano, ha posto ad esempio in primo piano l\u2019essenziale problema della loro \u201cstoricizzazione\u201d. Quanto pi\uf9, infatti, il patrimonio \ue8 frutto di episodi costruttivi o modificativi recenti, tanto pi\uf9 lo percepiamo come inserito in una dimensione di processualit\ue0, di simultaneit\ue0 di eventi e di azioni - quasi di cronaca - che tendono a legittimare qualsiasi forma di cambiamento, in una prospettiva legata alla sua condizione di contemporaneit\ue0. Questa, infatti, sembra indurci a ritenere che quegli edifici o quei quartieri appartengano semplicemente alla nostra vita e al nostro transeunte presente, ci siano utili e, dunque, possiamo \u201cfare\u201d di essi ci\uf2 che riteniamo utile, conveniente o piacevole. Potremmo, in sostanza, agire su di essi senza particolari attenzioni e remore, ossia senza che i nostri progetti di trasformazione sollevino particolari polemiche o delicate questioni teorico-culturali o tecniche. Cos\uec non pu\uf2 per\uf2 essere. La ricerca ha fatto emergere la ricchezza di significati e di valori di questo patrimonio, muovendo l\u2019attenzione dalla sola \u201cmaterialit\ue0\u201d degli oggetti costruiti ai possibili modi e alle forme di una loro pi\uf9 complessiva e matura interpretazione. Essi sono, d\u2019altra parte, i prodotti di una storia forse breve ma non per questo eludibile o condannabile. Sono manufatti fragili e imperfetti, ma non ignorabili o cancellabili senza che la loro trasformazione o distruzione comporti un improvviso e inconsapevole oblio del pi\uf9 recente passato di cui siamo figli e debitori

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