Reti in Alta tensione a neutro isolato: Metodi per la rilevazione della distanza di guasto monofase

Abstract

Circa 1.940 chilometri della rete di sub-trasmissione italiana a 50-60 kV, in parte posseduta e gestita da Terna, sono tuttora eserciti a neutro isolato, differentemente da tutta la rete di trasmissione che \ue8 sempre esercita con neutro a terra. Tale sistema di potenza ha struttura radiale e consta principalmente di linee aeree dissimmetriche ed eterogenee con tratti in doppia terna, nonch\ue9 in diversi casi con sezioni derivate dalla linea principale. Attualmente, al verificarsi di un guasto monofase permanente, il guasto \ue8 localizzato off-line a seguito dell\u2019apertura permanente degli interruttori di linea. Questa operazione \ue8 compiuta da Terna utilizzando o elicotteri o mezzi terrestri, a seconda delle condizioni metereologiche e orografiche. Tuttavia, dal momento che l\u2019incidenza di guasti monofase \ue8 spesso legata a condizioni meteo avverse, tale procedura pu\uf2 richiedere molto tempo. Per di pi\uf9 essa pu\uf2 essere pi\uf9 complessa e richiedere pi\uf9 tempo se la corrente di guasto monofase \ue8 tale da non lasciare tracce evidenti del guasto stesso, come nel caso di fessurazione interna dell\u2019isolatore. Il prolungato tempo richiesto per individuare il punto di guasto pu\uf2 rappresentare un problema nel caso in cui la porzione di rete coinvolta nel guasto alimenta in antenna strutturale un cliente AT, un produttore o una cabina primaria (specialmente se la capacit\ue0 di contro-alimentazione lato MT non \ue8 sufficiente ad alimentare tutti i carichi sottesi). Da un punto di vista generale, il processo di localizzazione \ue8 consecutivo a quello di rilevazione e consta di due stadi. Primariamente viene identificata la fase guasta, e successivamente si procede con la stima della distanza del punto di guasto dai terminali di linea. Il primo requisito pu\uf2 essere semplicemente soddisfatto determinando quale fase presenta la minore tensione stellata in modulo in concomitanza al guasto monofase. Per quanto riguarda il secondo passo, in [1] e [2] \ue8 riconosciuto che la configurazione a neutro isolato comporta due limitazioni primarie in condizioni di guasto: la corrente di cortocircuito \ue8 piccola in confronto ad altri tipi di guasto (es. bifase e trifase) e l\u2019influenza delle capacit\ue0 distribuite della linea \ue8 maggiore. Questo implica che i metodi convenzionali di localizzazione di guasto monofase non sono adatti a tale configurazione [1]. Il termine \u201cconvenzionale\u201d si riferisce in questo caso specificamente agli algoritmi basati sul metodo voltamperometrico, recensiti in [3] e [4] e sviluppati principalmente per sistemi di potenza AT o AAT eserciti con neutro francamente a terra. Per superare queste limitazioni ad oggi non si \ue8 imposta una procedura preferenziale, ma al contrario esiste nella letteratura tecnica una grande variet\ue0 di metodologie. L\u2019obiettivo di questo contributo \ue8 dunque selezionare, classificare e confrontare quei metodi di localizzazione di guasto monofase applicabili ad un sistema di potenza esercito a neutro isolato. Dato che questa configurazione non \ue8 comune per un sistema AT, molti algoritmi non sono direttamente applicabili essendo pensati per altre topologie di rete. Ne deriva la necessit\ue0 di specificare per ciascun metodo di rilevazione i requisiti di applicazione e le eventuali modifiche da apportare al fine di garantirne il corretto funzionamento

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